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Recensione – Elf Me: la commedia natalizia con Lillo su Prime Video

Recensione - Elf Me: la commedia natalizia con Lillo su Prime Video

SCHEDA DEL FILM

Titolo del film: Elf Me
Genere: Commedia
Anno: 2023
Durata: 98 minuti
Regia: YouNuts!
Sceneggiatura: Gabriele Mainetti, Giovanni Gualdoni, Leonardo Ortolani, Marcello Cavalli, Tommaso Renzoni
Cast: Pasquale Petrolo (Lillo), Claudio Santamaria, Anna Foglietta, Caterina Guzzanti
Fotografia: Leonardo Mirabilia
Montaggio: Francesco Galli
Colonna Sonora: Emanuele Bossi, Michele Braga, Gabriele Mainetti
Paese di produzione: Italia

Elf Me è una nuova commedia natalizia che vede la regia di YouNuts! e Lillo nel ruolo di protagonista, in un cast completato – tra gli altri – da Claudio Santamaria, Caterina Guzzanti e Anna Foglietta. Il film ha fatto il suo esordio nella piattaforma di streaming di Prime Video; ma quale sarà stato il risultato? Di seguito, la trama e la recensione del film. 

La trama di Elf Me, la commedia natalizia con Lillo

Prima di proseguire con la recensione di Elf Me, la commedia natalizia con Lillo su Prime Video, si considera innanzitutto la trama del film diretto dagli Younuts: 

Elf Me, film diretto da YouNuts!, racconta la storia di Trip (Lillo), un elfo di Babbo Natale incaricato di costruire giocattoli e dal temperamento anticonvenzionale. I giocattoli che Trip crea grazie alla magia sono molto particolari, tant’è che a volte perdono il controllo. Quando l’elfo combina un pasticcio, questa volta più grande dei suoi soliti, fa la conoscenza di Elia (Federico Ielapi), un bambino che a scuola viene maltrattato dai bulli. La madre del piccolo (Anna Foglietta), invece, è una giocattolaia, ma i suoi affari ultimamente non vanno proprio a gonfie vele. Grazie all’incontro con Trip, la vita di Elia cambia radicalmente: il business dei giocattoli di sua madre, infatti, finalmente ha una svolta positiva. Proprio quando le cose cominciano ad andare bene, s’intromette nella vita della famiglia del piccolo Elia un imprenditore (Claudio Santamaria), intenzionato a mettere i bastoni tra le ruote a sua madre…

La recensione di Elf Me: la coppia Younuts-Lillo torna su Prime Video, il (mesto) risultato non cambia

A sette mesi di distanza dall’uscita dal tutt’altro che riuscito Grosso guaio all’Esquilino, la coppia Younuts-Lillo torna su Prime Video, con il film Elf Me che si propone come commedia natalizia piena di rimandi al cinema classico e immagini che seguono – naturalmente – lo stile social dei registi che si sono formati attraverso Youtube. Se di Woody Allen si è spesso scritto a causa di un regista forse troppo prolifico per la sua pretesa di realizzare un film all’anno, ecco che l’ormai consolidato duo alza il tiro con due film in un anno, ma con un (mesto) risultato che non cambia poi così tanto. Elf Me è una commedia natalizia che ricalca in tutto e per tutto la struttura, lo stile, le situazioni e persino i connotati fisici di quanto mostrato nel film che precedentemente veniva citato: Lillo torna ad essere lo scanzonato deus ex machina che può cambiare la vita di un bambino abbandonato da un contesto genitoriale/sociale assente, in un mondo pullulante di piccoli bulli che vengono spinti da altrettanto bulli adulti. In tutto ciò, madri sole e sempre sognanti tentano di portare avanti la vita nonostante le difficoltà.

Nello stampino giù collaudato ma in entrambi i casi fallimentari, la differenza è garantita dall’antagonista di turno, che in questo caso viene interpretato da Claudio Santamaria. L’attore, che appare assolutamente divertito nella sua parte, alza assolutamente il livello della pellicola, dimostrando una capacità recitativa che emerge pur nella caricatura di quell’imprenditore-padrone che viene presentato attraverso la spiccata cadenza marchigiana. Il film, nel suo complesso, ha ben poco da offrire, non riuscendo neanche a deludere o presentare un impianto che sia così tanto fallimentare, semplicemente in virtù del fatto che – di base – non c’è quella volontà di offrire altro che non sia un semplicissimo, e si immagina anche frettolosamente realizzato, compitino in termini di regia, recitazione e caratterizzazione dei personaggi. Al di là di qualche rimando estetico ad American Graffiti, E.T. e Gremlins il film non fa, restituendo ancora una volta l’idea di un format Youtube che, nella sua confezione tecnica, riuscirebbe perfettamente in altro formato. 

La sensazione è che LOL, uno dei reality che indubbiamente è riuscito maggiormente negli ultimi anni, abbia creato una generazione di addetti ai lavori e interpreti (questi ultimi anche per esigenze di contratto, come nel caso del Lillo ormai assiduo collaboratore del servizio di streaming) che somigliano molto più a programmi come i vari Mai Dire Gol, da adattare in formato, costume e stagionalità attraverso volti fissi e situazioni reiterate. Si rivede allora Caterina Guzzanti in una parte che dovrebbe omaggiare la sua comicità in costume, ma – perché no? – ci si aspetta anche una Gialappa’s Band intenta a commentare sketch e film. È davvero questo il futuro dello streaming italiano?

Voto:
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