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Moon Knight: 01×05 (Spoiler)

Il quinto e penultimo episodio della miniserie televisiva di casa MarvelMoon Knight” porta in scena qualcosa di diverso rispetto alle precedenti puntate: naturalmente tutto parte dalla clinica psichiatrica apparsa per la prima volta nel finire del quarto episodio, Marc Spector e Steven Grant (entrambi Oscar Isaac) si imbattono in questa nuova divinità egiziana, la Dea Taweret (Antonia Salib), la quale ha il compito di giudicare e trasportare entrambi nel regno dei morti dell’antico Egitto, la Duat ovvero l’aldilà, per raggiungere i Campi di Laru ovvero il paradiso. La reale natura dell’oltretomba egiziana è, però, incomprensibile alla mente dell’essere umano e, di conseguenza, si manifesta mediante qualcosa di più riconoscibile (per Marc e Steven tramite la visualizzazione di questo ospedale). Per raggiungere questa meta bisogna superare la prova della pesatura del cuore: la Dea, infatti, preleva i due cuori delle due personalità per provarne l’equilibrio mediante la cosiddetta bilancia della verità, la quale si rivela naturalmente instabile, proprio come quando precedentemente nel corso della miniserie Steven viene giudicato attraverso la bilancia di Harrow (Ethan Hawke). L’obiettivo ora è ottenere questo equilibrio, i due protagonisti sono costretti quindi a ripercorre i loro ricordi alla ricerca di quelle risposte che possano rimettere a posto la situazione. Molti di questi Steven osservandoli non li ricorda affatto poiché sono una serie di momenti vissuti solo ed esclusivamente da Marc: una serie di vittime e cadaveri che mostrano il risultato della “collaborazione” con Khonshu (voce di F. Murray Abraham), ma tra i quali appare all’improvviso un bambino che cattura l’attenzione di Grant.

“Io non ti ho sparato. La tua mente oscilla gravemente tra ciò che ha senso e ciò che non ne ha. Ti do questa immagine: la tua mente è un pendolo che sta ondeggiando fra una realtà molto complicata, ovvero che sei un mio paziente qui al Putnam Medical Facility a Chicago, Illinois. Una rassicurante fantastica che ti sei creato tu stesso ovvero che sei una sorta di supereroe. Stai facendo qualsiasi cosa possibile per evitare di guardati dentro.”

Asylum”, questo è il titolo della puntata, porta in scena sul piccolo schermo il confronto definitivo tra le due personalità con le quali il pubblico si è approcciato fin dai primi episodi, ma sempre a tratti. Questa volta mediante un viaggio tra i ricordi di entrambe vengono portati alla luce una serie incredibile di dettagli che giustificano e spiegano diverse domande o quesiti: si scopre che Marc Spector è “l’originale”, mentre Steven Grant è una personalità nata e creata come autodifesa di un bambino che soffre perché, per via di un incidente dove il fratellino perde la vita, viene continuamente sgridato, maltrattato fisicamente e psicologicamente ed, infine, abbandonato dalla propria madre, anch’essa in prenda ad un dolore smisurato come quello della perdita di un figlio. Questa puntata porta il pubblico ad empatizzare ancora di più con il personaggio di Spector. Vengono mostrati una serie di episodi che mostrano il suo passato come, ad esempio, il suo primo incontro con Khonshu e di come quest’ultimo lo ha ingannato approfittandosene per raggiungere i suoi scopi. La creazione dell’alter ego Moon Knight nasce proprio nel giorno in cui viene ucciso il padre di Layla (May Calamawy), anche Marc sarebbe dovuto morire, ma il Dio della Luna decide di donargli una seconda possibilità riportandolo in vita e plasmandolo come sua vera e propria incarnazione. Tutto quello che accade al protagonista avviene quasi esclusivamente attraverso un trauma e il suo continuo dover elaborare e convivere con dolore e sofferenza. Il finale dell’episodio va proprio in questa direzione: la bilancia non trovando l’equilibrio scatena le anime che reclamano quelle di Marc e Steven, dopodiché avviene uno scontro a cui prende parte anche Grant il quale si sacrifica per salvare Spector. Questa scelta, da parte della personalità più mite e tranquilla, porta finalmente quell’equilibrio che permette a Marc di raggiungere i Campi di Laru.

Un altro episodio convincente che finalmente porta alla luce diversi quesiti nati durante lo svolgimento delle scorse puntate. La miniserie tv Marvel rivela ancora una volta un ottimo potenziale. Ora non resta che aspettare una sola settimana per scoprire l’effettiva conclusione di questo prodotto televisivo che, sicuramente, ha tutti gli elementi per proporre allo spettatore qualcosa di estremamente interessante e che possa destare un pizzico di curiosità nel vedere il prosieguo delle avventure del personaggio, in relazione con la linea narrativa dettata dai progetti cinematografici. Le aspettative dopo queste due ultime puntate sono tante, si spera che queste non vengano disattese o quantomeno che venga proposta al pubblico anche solo una semi conclusione degna di un prodotto di questo genere.

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