Articolo pubblicato il 30 Dicembre 2023 da Christian D’Avanzo
La recensione di La Concierge Pokémon, la nuova serie d’animazione di Netflix, tratta dal franchise della The Pokémon Company creato nel 1996 da Satoshi Tajiri. A seguire, trama e recensione di questa nuova serie tv.
La trama di La Concierge Pokémon, la nuova serie d’animazione in stop motion di Netflix
Prima della recensione, ecco la sinossi ufficiale di La Concierge Pokémon, diretta da Ogawa Iku:
“Ambientato in un resort per Pokémon di un’isola del sud, la serie racconta la storia della nuova concierge Haru, che poco a poco comincia a riscoprire se stessa mentre insieme agli altri dipendenti si prende cura dei Pokémon che arrivano in visita“.
La recensione di La Concierge Pokémon, diretta da Ogawa Iku
Dopo il successo clamoroso del brand – dai videogiochi alle carte collezionabili, dai mille gadget ai film – la The Pokémon Company ha deciso, di pari passo con la classica serie animata, di avviare alcuni progetti con diverse tecniche d’animazione, per i grandi appassionati ma anche per tentare di portare a sé nuovi fan. Il risultato sono state miniserie e speciali come Pokémon: Le Origini (2013), Pokémon: Generazioni (2016) e Pokémon: Evoluzioni (2021). Opere simpatiche, anche di buonissima fattura, ma colpevoli di ricadere sempre e comunque in quello che è il problema più grande di tutta l’azienda: non osare.
I fan più attempati sanno bene come ci sia stata una netta involuzione nel mondo dei Pokémon, soprattutto per quanto riguarda i videogiochi che, oltre ad una carenza tecnica incredibile, hanno perso anche quello spirito d’avventura, di difficoltà e di rischio che contraddistingueva i primi titoli. Allo stesso tempo, anche i film e la classica serie tv sono ricordati più per i fasti a cavallo tra anni ’90 e primi 2000 – più per un effetto nostalgia di chi li ha vissuti in prima persona che per una effettiva qualità – che per i lavori recenti. Lavori anche buoni, ma talmente scontati che nessuno se li ricorda.
The Pokémon Company è troppo brava per non rendersi conto di questo, ma lo accetta per una banale questione economica. Sceglie però di creare piccoli prodotti, speciali, extra come quelli precedentemente citati che, in realtà, sono comunque rimasti imbrigliati nel solito problema, creando bellissime opere ma che rispondo ad un termine gettonatissimo di questi tempi: fanservice. Accontentare il pubblico.
Questa enorme premessa è però fondamentale per parlare di La Concierge Pokémon, la nuova miniserie su Netflix dal 28 dicembre 2023 di cui, nel concreto, c’è poco da dire: solo 4 episodi da 20 minuti circa l’uno, in cui alcune persone interagiscono con dei Pokémon in un resort. Basta. Cos’è allora che rende La Concierge Pokémon uno dei migliori prodotti del brand degli ultimi 30 anni? In primis, l’animazione: questa stop motion con i Pokémon realizzati come fossero dei peluche è semplicemente meravigliosa e, insieme all’ambientazione, aiutano in maniera incredibile a rilassare lo spettatore. Non c’è una vera trama, ma sembra quasi un modo per prendersi una pausa, un invito a fermarsi per un attimo. E poi diciamolo: nonostante possa sembrare banale, la scelta di non utilizzare Pikachu – tranne per una piccola parte finale che ha più il sapore di un tributo – Charizard o le mascotte principali, è assolutamente vincente ed uno dei suoi punti di forza. Certo, è una serie per bambini – più per i figli che per i padri – ma è finalmente un passo avanti per un’azienda che ha perso terreno ma che ha cresciuto milioni di ragazzi in tutto il mondo.