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I peggiori film d’animazione del 2023

La fine dell’anno porta con sé i consueti bilanci: questa volta tocca al peggio che il 2023 ha presentato per quanto riguarda i film d’animazione. Nell’articolo tutti i titoli che si sono dimostrati i meno riusciti.
I film d'animazione peggiori del 2023

Il momento di tirare le somme è arrivato, questa volta tocca ai film d’animazione che si sono rivelati i peggiori, usciti nelle sale cinematografiche italiane e nelle piattaforme streaming dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023.

Quali sono i film d’animazione peggiori di questo 2023?

Il settore dell’animazione rispecchia appieno la qualità media registrata dalle proposte cinematografiche di quest’annata appena passata. Un’offerta audiovisiva variegata tra sala e piattaforma, tra anniversari importanti, brand famosi che ritornano e nuove realtà desiderose di farsi conoscere al grande pubblico. Purtroppo l’ingrato compito di mandare qualcuno dietro la lavagna arriva puntuale come i fuochi d’artificio di Capodanno, pellicole che si sono dimostrate qualitativamente le più inadeguate o che hanno deluso fortemente, non rispettando le premesse a loro disposizione. Di seguito tutti i peggiori film d’animazione del 2023.

5) Mummie – A spasso nel tempo (Juan Jesus Garcia Galocha)

Uscito nelle sale cinematografiche italiane il 23 febbraio, di produzione spagnola, presenta degli elementi di partenza accattivanti, come ad esempio il character design dei protagonisti e l’idea di mischiare l’avventura con la commedia romantica, riuscendo a stimolare una riflessione ideologica grazie al cattivo. Le varie tematiche messe in scena però non trovano il tempo giusto per essere approfondite come meriterebbero: la costruzione del rapporto tra i due protagonisti è troppo veloce, risultando troppo telefonata; il trauma di Thut e l’attrazione del mondo dei vivi da parte di Nefer non vengono sviscerate a dovere. Rinunciando ad una sequenza finale esageratamente d’azione, si sarebbe distribuita meglio la durata, dando la giusta importanza allo spessore dei personaggi.

I peggiori film d'animazione del 2023

4) The Monkey King (Anthony Stacchi)

Distribuito sulla piattaforma digitale Netflix il 18 agosto, (trovate qui la recensione) il film dimostra un’identità iconoclasta, decostruendo aspramente la figura degli dei, distanti e indifferenti rispetto alle vicende degli esseri umani. Partendo dal presupposto che dal lato tecnico il prodotto è ineccepibile, con sequenze d’azione spettacolari, si riscontrano numerosi problemi: il ritmo non per nulla equilibrato, un’ora e mezza in apnea totale, senza un attimo di respiro, con continui scambi accelerati di battute tra personaggi. La scrittura è carente nel valorizzare i protagonisti, non dandogli il necessario carisma o la minima personalità, mentre il rapporto tra la coppia protagonista è noiosamente prevedibile; senza contare una parentesi musical completamente fuori contesto. Un soggetto definibile “alla James Gunn”, senza però che ci sia la qualità di James Gunn.

3) Ruby Gillman – La ragazza con i tentacoli (Kirk DeMicco)

Uscito nelle sale cinematografiche italiane il 5 luglio, (trovate qui la recensione) forse la delusione più cocente di tutte: visivamente impeccabile, mettendo al centro la figura femminile, suddividendola in tre diverse generazioni. La colpa più grande è cadere in una grave incoerenza di fondo, poiché mettendo la diversità e l’integrazione al centro del discorso, non è possibile ridurre la lotta tra bene e male ad uno scontro tra “etnia” buona ed “etnia” cattiva, scivolando in un pericoloso manicheismo, anacronistico per la società contemporanea, causando così un fatale cortocircuito. In più la presentazione dei due mondi è sbilanciata in favore della comunità sottomarina, ben caratterizzata, mentre la realtà in superficie è pressoché decontestualizzata.

2) Lupin III vs Occhi di Gatto (Kōbun Shizuno e Hiroyuki Seshita)

Distribuito direttamente sulla piattaforma digitale Amazon Prime Video il 27 gennaio, crossover realizzato per celebrare il cinquantesimo e quarantesimo anniversario dei rispettivi manga e anime. Tutto ciò che di negativo rappresenta l’appellativo “film da piattaforma” è racchiuso in questa pellicola, innanzitutto la tecnica digitale è pessima, con una CGI plasticosa, incapace di risaltare i movimenti e le scene d’azione, che sono numerose, mentre i personaggi sono delle autentiche maschere di cera, non cambiando mai l’espressività, che si provi gioia, dolore, stupore o rabbia. Se un’operazione commerciale del genere non diverte, non intrattiene ma al contrario si dimostra noiosa e pesante, può solo definirsi un completo fallimento.

I peggiori film d'animazione del 2023

1) Il castello invisibile (Keiichi Hara)

La maglia nera spetta all’adattamento dell’omonimo romanzo di Mitzuki Tsujimura, rilasciato nelle sale cinematografiche italiane come film evento nei giorni 11-12-13 settembre (trovate qui la recensione). Nonostante una tematica toccante e profonda, il materiale di partenza non giustifica la sua natura di lungometraggio, insopportabilmente lento senza che abbia effettivamente qualcosa da dire fino alle battute finali, allungandosi ingiustificatamente solo per raggiungere una durata standard. Il contesto non è presentato in maniera precisa, il colpo di scena è tirato fortemente per i capelli, mentre il ritmo accelera improvvisamente nella parte finale, buttando su schermo una serie di componenti, in modo da strappare le lacrime allo spettatore, scadendo nel becero ricattatorio; la dimostrazione che la tematica non determina la buona riuscita di una pellicola.