Articolo pubblicato il 19 Giugno 2024 da Arianna Casaburi
Prodotta da Amazon Studios e distribuita su Prime Video a partire dal 18 gennaio 2024, No Activity – Niente da segnalare è una serie comedy adattata dall’omonimo format australiano uscita nel 2015 e terminata alla seconda stagione nel 2018. Di seguito la trama e la recensione di No Activity – Niente da segnalare, la nuova serie Amazon Original disponibile per la visione in streaming su Prime Video.
La trama di No Activity – Niente da segnalare, la serie Amazon Original
La serie No Activity – Niente da segnalare è strutturata in dieci episodi di circa mezz’ora l’uno, in cui si rappresentano le notti di servizio di una centrale di polizia, definita “il cuore dell’azione”, durante le quali però non accade mai nulla, da qui il titolo della serie. La narrazione di ogni episodio si alterna tra tre storie principali in parallelo: quella del boss dello spaccio della droga Toni Totaro (Rocco Papaleo) e del responsabile dell’esportazione e importazione Dario Diotallevi (Fabio Balsamo), quella dei due agenti in appostamento in auto incaricati di incastrarli, Marcello (Luca Zingaretti) e Achille (Alessandro Tiberi) e infine le due operatrici telefoniche della centrale Katia (Carla Signoris) e Perri (Emanuela Fanelli) che attendono il segnale dai loro colleghi per mandare rinforzi.

La recensione di No Activity – Niente da segnalare, o forse nessuna risata da segnalare?
Quando vediamo distribuire, uno dopo l’altro, prodotti seriali o cinematografici da piattaforme streaming fatti con lo stampino ci chiediamo se davvero la situazione non stia sfuggendo di mano. Di fatto, questo fenomeno di importare e proporre format internazionali in Italia, sfruttando i soliti volti noti al pubblico, è ormai una moda che purtroppo sta andando avanti da molto tempo (basti pensare al remake italiano del format diffuso globalmente LOL – Chi ride è fuori) e che a lungo andare può decisamente annoiare e deludere lo spettatore. L’ennesimo esempio arriva con No Activity – Niente da segnalare, la serie comedy distribuita e prodotta da Prime Video, remake dell’originale australiana, in cui un cast variegato composto da attori e comici fuoriclasse viene messo alla mercè di prodotti mediocri e facilmente dimenticabili.
Il punto debole di No Activity – Niente da segnalare è proprio da ricercare all’origine del prodotto. La serie si presenta con l’obiettivo primario di mettere al centro dell’azione la non-azione, di fare della noia l’oggetto della non-noia, ossia del divertimento e della comicità. Per fare ciò, tuttavia, non basta predisporre un cast abile a suscitare la risata facile dato che gli interpreti si ritrovano costretti a seguire un copione fatto di dialoghi e battute infantili e di poco gusto, messi lì tanto per. Inoltre, le tre storie in parallelo sono montate in modo alterno creando un ritmo sincopato, rendendo la visione poco fluida e alquanto caotica. Da semplice titolo della serie, Niente da segnalare diventa così il caso perfetto di un nomen omen. Sì perché se l’intento era quello di intrattenere il pubblico in modo semplice e genuino, senza dare la colpa al cast che riesce comunque con talento a regalare sprazzi di comicità, No Activity sembra ottenere il risultato opposto: nessuna risata da segnalare.