Articolo pubblicato il 16 Febbraio 2024 da Emanuela Di Pinto

San Valentino è diventato un vero e proprio appuntamento per tutte le piattaforme streaming che, ogni anno, ormai, rincorrono l’uscita di decine di commedie romantiche, di qualità variabile, capaci di attirare le coppie davanti alla tv per la serata della festa degli innamorati. Che questa possa essere un grande classico anni ’90 o una nuova uscita, diventa sempre più raro che tra la marea di titoli proposti si possa trovare qualcosa che possa attirare l’attenzione. In un 2024 che sembra essere sempre di più il nuovo anno zero delle rom-com (o almeno così sperano le major), su Netflix, per il giorno degli innamorati è arrivata Players, commedia romantica con un cast tutto “seriale” che è riuscita a dire la sua nei tanti titoli proposti dalla piattaforma. La presenza tra i protagonisti di Gina Rodriguez e Tom Ellis, rispettivamente star di Jane The Virgin e Lucifer, ha aumentato ancor di più le aspettative intorno a questa pellicola incentrata sulla storia di una giornalista sportiva che capisce, finalmente, di voler diventare grande.

Players, di cosa parla la nuova commedia romantica di Netflix?

Protagonista di Players è MacKenzie, una giornalista sportiva 33enne che, insieme al suo gruppo di amici e colleghi, nel corso degli anni ha creato delle vere e proprie “tattiche” di approccio per incontri occasionali. La vita di Mac viene sconvolta, da un giorno all’altro, dall’arrivo di Nick, inviato in zone di guerra, affascinante scrittore e finalista al premio Pulitzer, che fin da subito attirerà la sua attenzione. Dopo aver passato una notte con lui nel puro spirito occasionale che la caratterizza, Mac capisce di iniziare a volere qualcosa di più e voler “crescere” anche dal punto di vista sentimentale. Aiutata dai suoi amici, Adam, Brannagan, Cucciolo e Ashley, creerà un vero e proprio schema per conquistare quello che, secondo lei, è l’uomo dei suoi sogni, fondando la loro intera relazione su bugie e finzione. Mentre Mac sembra più che intenzionata a piacere all’altro, Nick fin da subito si dimostra un uomo troppo centrato su se stesso. La realtà che è qualcuno di inaspettato e che probabilmente conosce Mac meglio di se stessa, è l’unica risposta a tutte le sue domande.

La recensione di Players, la rom com targata Netflix con Gina Rodriguez

Le commedie romantiche hanno uno schema ben preciso che, il 90% delle volte, viene rispettato soprattutto quando si parla di pellicole che la maggior parte del tempo vogliono far pensare che il vero principe azzurro sia il principale interesse della protagonista. Anche per Players questo quadro viene perfettamente rispettato. Il pubblico, troppo concentrato nel vedere in che direzione potrebbe andare la relazione tra Mac e Nick, perde di vista colui che è la vera mina vagante del film: Adam. Nonostante l’impianto della storia sia incredibilmente prevedibile, Players riesce nel difficile compito di non far cadere mai l’interesse dello spettatore. Questo avviene perchè la curiosità verso il rapporto tra i due cade nel giro di qualche minuto, dando la possibilità di affezionarsi al personaggio di MacKenzie e all’improbabile gruppo di amici che le gira intorno. Nonostante siano delle pedine poco tridimensionali e di cui ci vengono svelate solo delle piccole caratterizzazioni, nel quadro narrativo di Players funzionano perfettamente divertendo e mostrando quanto, in realtà, ciò che la protagonista sta cercando così spasmodicamente sia ad un palmo dal suo naso.

Il cast giusto al momento giusto

Il racconto “canonico” e poco sorprendente di Players viene aiutato da un’ottima recitazione dei suoi protagonisti. Gina Rodriguez, come al solito, si dimostra di una spontaneità disarmante mettendo in scena una donna decisa e pronta a caricarsi sulle spalle il peso della vita e delle proprie responsabilità pur di raggiungere i propri obiettivi. Tom Ellis, aiutato molto dal suo fascino e con una recitazione molto altezzosa e chic, riesce a tratteggiare il personaggio di Nick come uomo snob e talmente focalizzato su se stesso da non riuscire a capire minimamente le sensazioni e i sentimenti di chi gli è davanti. Decostruisce l’archetipo del principe azzurro eccedendo, in alcuni punti, in un’antipatia che poteva essere evitata. Tra i comprimari, tutti in parte e vera chiave comica dell’intera pellicola, spicca sicuramente Damon Wayans Jr nei panni di Adam, vera spalla della protagonista e unico personaggio che, fin dal primo secondo, prova ad essere il “grillo parlante” di Mac cercando di farle capire quanto sia sbagliato tutto ciò che sta tentando di fare.

Players, una rom-com che ‘ruba’ troppo dal mondo della serialità

Ciò che, però, non fa spiccare Players tra le decine di rom-com prodotte da Netflix è, probabilmente, l’approccio poco cinematografico del prodotto. Nonostante la durata, forse anche eccessiva, di 1 ora e 45 minuti, il film sembra una enorme puntata di New Girl. Oltre alla poca inventiva riguardo la scrittura e alcune battute che potevano essere evitate, Players soffre di tutti quei meccanismi narrativi che, molto spesso, vengono associati al mondo delle serie tv. La comicità classica delle sit com americane, la storia della ragazza che escogita un “piano” per raggiungere il proprio obiettivo, il migliore amico che, in realtà, si dimostra essere innamorato della protagonista fin dall’inizio, sono tutti approcci visti e rivisti e rubati a piene mani da prodotti del mondo della serialità (New Girl e Jane The Virgin sono degli esempi) che, all’epoca dell’uscita hanno fatto scuola. Ora, dopo anni dall’uscita e decide di show e film che hanno replicato quel modo di raccontare le relazioni, sembra essere qualcosa di “vecchio” che fa cadere la storia nel limbo della monotonia.