Articolo pubblicato il 9 Aprile 2024 da Bruno Santini
L’8 Aprile Amazon Prime ha ufficialmente rilasciato le ultime puntate della quarta stagione di LOL. Lo show condotto da Fedez e da Frank Matano è arrivato alla sua quarta edizione, ed il suo successo non sembra arrestabile. Con l’aggiunta alla conduzione di Lillo e l’introduzione di varie novità, questa stagione si poneva l’arduo compito di svecchiare un format. Un processo necessario, in particolare dopo la terza stagione che faceva presagire una vera e propria stanchezza. Ma sarà riuscito il format più famoso di Amazon nel rinnovarsi alimentando le speranze per un futuro più radioso? Per scoprirlo vi proponiamo LOL 4: la recensione della nuova stagione.
La recensione della quarta stagione di LOL: Chi ride è fuori

Quali sono i tratti caratteristici delle sitcom? Beh la comicità basata sulle situazioni dai quali prende direttamente il nome. Un’altra risposta potrebbe rifarsi al format stesso: momenti normali vengono resi più simpatici dalle risate finte che colmano i silenzi. LOL è diventato esattamente questo, o forse lo è sempre stato dalla prima stagione. Situazioni divertenti si alternano a momenti più imbarazzanti, con cast più o meno azzeccati. Le risate finte qui non sono un mp3 da aggiungere in editing, quanto quelle dei conduttori. Risate fragorose unite con un montaggio discutibile che dovrebbero rispondere a… battute? Qui possiamo introdurre il primo problema della stagione: mai come ora si percepisce la farsa. I conduttori ridono fragorosamente a situazioni che di divertente hanno poco e niente, risate continue rimangono impunite e smorfie accennate vengono punite. Si percepisce sempre di più la finzione.
Se però questa sensazione potrebbe essere molto più legata al format, parliamo forse dell’unica nota positiva: il cast. Al netto di presenze trascurabili ed inspiegabili, questa quarta stagione propone probabilmente il cast più azzeccato. Rimane tuttavia un enorme dispiacere nel vedere un cast con questo potenziale depotenziato dalla scrittura del programma e dalla regia. Questo elemento viene enfatizzato dalle già citate eliminazioni infelici, qui ancora più evidenti. Non bastano nemmeno le innovazioni a valorizzare il cast, alcune sono poco impattanti mentre altre completamente inutili. Forse l’unica veramente interessante è la conduzione di Lillo, che si conferma come il migliore dell’ipotetico trio. E’ proprio il caso di dirlo: non basta un cast azzeccato per risollevare una barca in procinto di affondare. Puoi addolcire la pillola o al massimo ingannare lo spettatore, ma difficilmente puoi salvare il tutto.
Considerazioni finali sulla quarta stagione di LOL: Chi ride è fuori

Forse è arrivato il momento di dirlo: il format inizia a non avere più niente da dire. Il reale dramma è constatare come nemmeno il cast migliore che abbia partecipato al programma riesca ad alzare l’asticella. Al contrario si percepisce sempre di più una sensazione di limitazione e di artificio, poco adatta ad uno show di questo tipo. Quindi è tutto da buttare? Sicuramente no, ci sono siparietti singoli all’interno del programma che riescono a strappare ben più di una risata. Non stiamo tuttavia recensendo i singoli comici con delle pagelle, stiamo parlando del contenitore. Se una pietanza dal sapore interessante viene impiattata lanciandola sul tavolo difficilmente lascerà appagato il palato.
Speriamo in un totale cambio di rotta che riesca a dare la svolta al format, che forse ha ancora qualcosa da offrire. Forse, perché in molti potrebbero giustamente dire il contrario. Numerosi stanno iniziando a riscontare un vero e proprio affaticamento da “comedy Prime Video” che sembra non riuscire proprio a centrare il segno. Non basta un “Sono Lillo” di qualità per risollevare un format di riciclo continuo di personalità. Quantomeno la chiusura della recensione risulta immediata e banale: Lol 4, decidete voi se si sta parlando del numero della stagione o del voto finale.