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If – Gli amici immaginari è un film fiacco e un progetto confuso

If – Gli amici immaginari è un film commedia, fantasy diretto da John Krasinski e interpretato da Ryan Reynolds. Ma di cosa parla e com’è qualitativamente?
Recensione If - Gli amici immaginari, film del 2024 con Ryan Reynolds

If – Gli amici immaginari è un film che mescola i generi della commedia e del fantasy, ed è stato distribuito nei cinema italiani a partire dal 16 maggio 2024. Alla regia c’è John Krasinski, attore e cineasta noto per aver diretto i due capitoli di A Quiet Place – Un posto tranquillo e per aver preso parte alla serie TV di culto The Office. In questo nuova esperienza Krasinski ha collaborato con un suo amico e collega, Ryan Reynolds, che qui interpreta il personaggio principale. Ma di cosa parla e com’è If – Gli amici immaginari? Seguono la trama e la recensione del film.

La trama di If – Gli amici immaginari, film con Ryan Reynolds

La simpatica commedia con Ryan Reynolds sembra mettere al centro di tutto il legame tra le persone e gli amici immaginari, ma di cosa parla effettivamente If – Gli amici immaginari? La trama:

Cal (Ryan Reynolds) ha un dono straordinario, quello di vedere e sentire le voci degli amici immaginari degli altri. La maggior parte delle persone, una volta diventate adulte, si allontanano dagli amici immaginari che li hanno accompagnati nella loro infanzia, i quali continuano a esistere pur sentendosi abbandonati e messi da parte nel momento in cui gli amici reali prendono il loro posto. Cal riesce a interagire con loro, e parlandoci scopre che sono pieni di rancore e teme che tutta questa energia negativa possa mettere a repentaglio il mondo reale.
Recensione If - Gli amici immaginari, film del 2024 con Ryan Reynolds

La recensione di If – Gli amici immaginari, film fiacchissimo e produttivamente confuso

La premessa da fare in questo caso è doverosa, poiché generalmente si tende a giustificare qualunque elemento appartenente ai cosiddetti film per bambini, e un po’ per partito preso, diciamolo chiaramente. Purtroppo capita di assistere alla realizzazione di opere piuttosto scadenti e banali, sia per impostazione visiva che per narrazione. Ecco, nel caso di If – Gli amici immaginari si può tranquillamente parlare di un film fiacchissimo, e tendenzialmente per i motivi appena citati. John Krasinski passa dal gran lavoro di costruzione della tensione nei due capitoli di A Quiet Place – Un posto tranquillo per dedicarsi alla scrittura e alla direzione di un tenero prodotto per famiglie, il quale ha sulla carta il potenziale per essere ritenuto, almeno negli intenti, simile ad un film Pixar. Tuttavia, anche i minori lungometraggi rilasciati dal famoso studio d’animazione superano di gran lunga questo live action con Ryan Reynolds. Al contrario di quanto accade quando adulti e piccini si recano in sala – o accedono a Disney+ – per un’opera della Pixar, dove solitamente vige un equilibrio tra il didascalismo infantile e la maturità nella trattazione dei temi, in questo caso i bambini potrebbero distrarsi durante la visione perché non interessati, mentre gli adulti potrebbero provare una noia tale da passare il tempo pensando ad altro o addirittura prendendo il telefono, ricoprendo in tutto e per tutto il ruolo da accompagnatori silenziosi. D’altronde, la narrazione è davvero impacciata.

In If – Gli amici immaginari ci sono gli stessi obiettivi visti una marea di altre volte al cinema e in televisione, come per esempio in Monsters & Co. (2001), Mary Poppins (1964), Hook – Capitan Uncino (1991), Ritorno al Bosco dei 100 Acri (2018), Sette minuti dopo la mezzanotte (2016) e tanti altri ancora, con temi quali l’essere eterni bambini grazie ai ricordi evocati, l’elaborazione del lutto e l’importanza della fantasia. Il problema non è nella selezione degli argomenti da trattare, bensì il come vengono messi in scena, e da questo punto di vista Krasinski appare tutt’altro che ispirato, nonostante le intenzioni – come da lui dichiarato – pel realizzare un film per i suoi figli. Il paragone più recente in termini di pigrizia nel dare vita ad un’opera per bambini è Wonka, dove pur trattandosi di un musical non c’è particolare inventiva nelle coreografie e difficilmente ci si ricorda delle sequenze. Al contrario, su Amazon Prime Video appena un mese fa è stato rilasciato Musica, commedia divertente con un’idea estetica così pop da sprizzare entusiasmo da tutti i pori. If – Gli amici immaginari, come nel primo caso, è piatto (persino nella recitazione), ridondante e prevedibile in ogni suo aspetto, tant’è che quello che sarebbe dovuto essere un colpo di scena finale è in realtà evidente se non da subito, quasi. La maggioranza delle sequenze è statica, e non ci si prende mai briga di mettere in moto l’immaginazione. Il problema è che il film manca di mordente pur indirizzando la morale agli adulti, perché c’è un’inspiegabile glacialità nei dialoghi e una pedante ripetitività nel meccanismo per cui la bambina protagonista affronta una nuova sfida su due piani, ovvero la realtà e il mondo degli amici immaginari, tentando invano di unirli. Infatti, prima si svolge l’identikit dei vari If, poi si dovrebbe cercare teoricamente di piazzare ognuno, ma in fin dei conti tale passaggio accade solo due volte e per le due creature che hanno più minutaggio.

In queste occasioni il contatto tra l’If e l’essere umano di riferimento avviene tramite l’evocazione di un ricordo d’infanzia, e concettualmente pur non essendo per niente originale è comunque interessante. Sul finale invece gli amici immaginari ricompaiono e basta, non c’è alcun momento di evocazione dei ricordi, nessun collegamento emotivo tra gli If e i rispettivi bambini-adulti, e inevitabilmente ciò implica un depotenziamento nell’enfasi dell’intera sequenza. L’elaborazione del lutto avviene con rigidità e dopo varie divagazioni all’interno della parte centrale; la bambina va a trovare suo padre dopo l’operazione al cuore, e lì mentre è addormentato gli confida di essersi volontariamente allontanata dalla realtà dopo la morte della madre. Questa crisi esistenziale viene risolta troppo velocemente e con distacco sentimentale, mentre la fantasia di chi ha lavorato al film appare piuttosto limitata: gli If si illuminano, hanno una simpatica corporatura – il character design non dispiace – ma non spiccano mai per personalità. Blu è dolce, eppure è costantemente usato come comic relief se non giusto quando si riavvicina al bambino, ormai adulto, che lo aveva creato. Un gran peccato, considerando che ci sono Ryan Reynolds, John Krasinski e Michael Giacchino.

Visivamente non ci sono guizzi o contrasti come, giusto per dire, ci sono in Wendell & Wild, dove un mondo è triste e grigio, un altro molto più vivace e colorato, mentre per quanto riguarda l’inserimento degli If nello scenario reale è stato condotto un buon lavoro nell’ambito degli effetti visivi. Un compitino, dunque, per un film che si basa proprio su due mondi almeno inizialmente separati. Sarebbe anche stato bello esplorare i motivi per cui i bambini oggigiorno tendono a trattenere la loro fantasia perché vittime delle migliaia di opportunità generate dal virtuale, ad esempio, ma non c’è alcun approfondimento sulla fase adolescenziale, concentrandosi esclusivamente sull’età adulta. Insomma, If – Gli amici immaginari potrebbe sembrare un mix senza trasporto di Monsters & Co., Toy Story 3 e 4, e il fatto che sia un film per bambini non dovrebbe giustificare una realizzazione apatica e coercitiva nella presentazione della malinconia, soprattutto quando questa arriva in seguito ad un trauma. Se il ritmo e l’impegno fossero stati come nella sequenza di presentazione del centro di riposo degli If, con personaggi che escono da quadri, coreografie in piscina e un concerto televisivo, probabilmente sarebbe stato un prodotto ben più mirato nel complesso; invece le intenzioni sono quelle di riflettere sull’immaginazione e sulla fantasia senza che però si manifestino in qualche modo.

2,0
Rated 2,0 out of 5
2,0 su 5 stelle (basato su 1 recensione)
Locandina recensione film 2024 con Ryan Reynolds If - Gli amici immaginari
If - Gli amici immaginari
If – Gli amici immaginari

Cal ha un potere speciale, quello di vedere e sentire gli amici immaginari delle persone. Bea è una bambina che da poco ha perso la madre, e improvvisamente anche lei riesce a vedere ciò a cui Cal è ormai abituato. I due, allora, decidono di unirsi per fare del bene.

Voto del redattore:

4.5 / 10

Data di rilascio:

16/05/2024

Regia:

John Krasinski

Cast:

Ryan Reynolds, Emily Blunt, John Krasinski, Matt Damon, Cailey Fleming, Fiona Shaw, Phoebe Waller-Bridge, Louis Gossett Jr., Alan Kim, Liza Colón-Zayas, Steve Carell, Pilar Fogliati, Ciro Priello, Awkwafina, Sam Rockwell, Vince Vaughn

Genere:

Commedia, fantasy

PRO

Il concetto che si vuole trasporre
Una buona CGI
La totale mancanza di idee sia nell’estetica che nello sviluppo della sceneggiatura
Il ritmo del film e gli espedienti narrativi sono fiacchissimi
Produttivamente parlando risulta confuso, i bambini potrebbero distrarsi perché succede ben poco, gli adulti potrebbero annoiarsi
Si vuole parlare di fantasia senza manifestarla mai, nemmeno cinematograficamente