Articolo pubblicato il 19 Maggio 2024 da Gabriele Maccauro
Inutile girarci intorno: Megalopolis è uno dei film più attesi degli ultimi anni. Il ritorno dietro la macchina da presa di Francis Ford Coppola per un progetto che il regista di Detroit ha inseguito per decenni, già dagli anni ’70 e dal periodo in cui stava realizzando Apocalypse Now. Questo sogno è diventato realtà e Megalopolis è stato presentato in anteprima in concorso al 77esimo Festival di Cannes. Il film ha diviso il pubblico e ci sono stati addirittura dei fischi in sala, ma soprattutto molti spettatori sono rimasti con dei dubbi riguardanti la conclusione dell’opera. Qual è dunque la spiegazione del finale di Megalopolis? Di seguito, si indica tutto ciò che c’è da sapere in merito.
Il finale di Megalopolis: come finisce il film di Francis Ford Coppola con protagonista Adam Driver?
Prima di procedere con la spiegazione del finale di Megalopolis, vale la pena indicare – per sommi capi – come finisce il film di Francis Ford Coppola con Adam Driver: Hamilton Crassus III (Jon Voight) scopre l’inganno architettato da Wow Platinum (Aubrey Plaza) e dall’ignaro Clodio Pulcher (Shia LaBeouf), finendo per uccidere la moglie e ferire quest’ultimo. Allo stesso tempo, l’altra partita per il futuro del progetto Megalopolis viene giocata tra Cesar Catilina (Adam Driver) ed il Sindaco Cicero (Giancarlo Esposito), che si oppone al suo piano architettonico per il futuro non solo di Nuova Roma ma del mondo intero. Cesar inizia però una relazione con sua figlia Julia Cicero (Nathalie Emmanuel), da cui avrà presto una bambina. Dopo gli screzi iniziali, i due finiscono per congiungersi per un bene comune più grande.
La spiegazione del finale di Megalopolis
A questo punto, è possibile fornire anche una spiegazione del finale di Megalopolis, sulla base di ciò che viene detto al termine del film di Francis Ford Coppola, con Adam Driver protagonista: a lasciare a bocca aperta il pubblico sono stati principalmente due fattori, strettamente collegati l’uno con l’altro. Il primo è chiaramente il potere di Cesar Catilina di fermare il tempo. Per quanto possa ovviamente essere straniante, da questo punto di vista c’è ben poco da spiegare, visto che si tratta di un’opera di fantasia – come sottolineato nei titoli di testa, di una vera e propria fiaba – e dunque, molto banalmente, si tratta solamente di un potere incredibile nelle mani di un genio con un piano per salvare e salvaguardare il futuro del mondo intero.
Il secondo riguarda invece l’ultima scena del film. Una volta realizzato il progetto Megalopolis, Cesar Catilina, Julia Cicero ed i suoi genitori si abbracciano. Cesar e Julia si baciano e, per la prima volta in tutto il film, a pronunciare la frase “tempo, fermati” non è il personaggio interpretato da Adam Driver, bensì quello portato su schermo da Nathalie Emmanuel. Il tempo si congela per tutti tranne che per la loro piccola figlia, che ride e gioca, portando alla conclusione della pellicola. Ma qual è il senso di questa scena? La conclusione di Megalopolis non è altro che un enorme inno alla vita e la piccola bambina l’esempio che un futuro migliore può e deve esistere. Nonostante le tante critiche a politica e società – che rendono l’opera estremamente attuale – Francis Ford Coppola decide di concludere questo suo ultimo lungometraggio con un barlume di speranza e questo non è stato altro che il suo tentativo di raggiungere gli spettatori di tutto il mondo.
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