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Recensione – Thelma l’unicorno, il film d’animazione targato Netflix

La recensione e la trama ufficiale del film d’animazione targato Netflix “Thelma l’unicorno”. Qual è il risultato della pellicola?
La recensione di Thelma l'unicorno, film d'animazione di Netflix

Distribuito in tutto il mondo direttamente sulla piattaforma digitale Netflix a partire dal 17 maggio 2024, tratto dall’omonimo romanzo best seller per ragazzi, scritto da Aaron Blabey. Ma qual è il risultato di Thelma l’unicorno? Di seguito la trama ufficiale e la recensione del film d’animazione diretto da Jared Hess e Lynn Wang.

Thelma l’unicorno, la trama del film di Jared Hess e Lynn Wang

Di seguito la trama ufficiale di Thelma l’unicorno, diretto da Jared Hess e Lynn Wang:

Thelma è una cavallina dilettante che sogna di diventare una famosa star della musica. In un fatidico momento tinto di rosa e pieno di glitter, Thelma è trasformata in un unicorno e ottiene immediatamente la fama mondiale. Ma questa nuova vita ha un prezzo.”
La recensione di Thelma l'unicorno, film d'animazione di Netflix

Thelma l’unicorno, la recensione del film d’animazione su Netflix

È nata una stella! Ebbene sì, il film d’animazione distribuito sulla piattaforma digitale Netflix dal 17 maggio 2024 potrebbe benissimo essere considerato il quarto remake cinematografico del soggetto A star is born, dopo che l’ultimo è stato diretto da Bradley Cooper ed interpretato da Lady Gaga. Nuova trasposizione assai peculiare, ambientata in un mondo fantastico in cui animali ed umani interagiscono perfettamente senza problemi, ma che nella sostanza ripresenta la tipica ragazza popolana, in questo caso di campagna, di grande talento vocale, a cui le si presenta l’occasione della vita per realizzare il suo sogno nel cassetto.

Va ribadito fin da subito che, data la sua natura di film per famiglie, la tonalità generale è sopra le righe, con battute alquanto infantili, in particolare sullo sterco, cercando di non appesantire troppo la fruizione generale, non rinunciando mai alla leggerezza di base; eppure, nello sviluppare la tematica principale si dimostra sfacciato e ben chiaro nel far capire quale sia il suo obiettivo. Certamente la sceneggiatura non si concentra sulla caratterizzazione dei personaggi, lo si capisce dal fatto che ognuno svolge il suo compito in base al ruolo da coprire, senza andare oltre: dal manager senza scrupoli, alla celebrità in declino capricciosa e vendicativa, fino al gruppo di amici di sempre, semplici ma fedeli; quello che conta davvero è la messa in scena della realtà contemporanea ed annessa riflessione in proposito.

Ancora oggi pare manchi una cura per la schiavitù dell’apparenza: nella società degli anni 2000 non sembra esserci posto per i pony, poiché non conformi a quei canoni di bellezza che nel corso dei decenni hanno stroncato le aspirazioni di tantissima gente, in molti casi ingiustamente; ma se il pony sa cantare? Poco importa, nemmeno una forma d’arte come la musica, in cui dovrebbe contare solamente ciò che c’è dentro (la voce nel caso del canto) invece di ciò che c’è fuori, ma per far funzionare la macchina infernale dell’industria occorrono gli unicorni, perché più commerciabili, più vendibili e più appariscenti.

La recensione di Thelma l'unicorno, film d'animazione di Netflix

Funzionale inserire nel contesto narrativo il “sistema social”, un fenomeno complice di aver ulteriormente peggiorato l’ossessione dell’immagine, alimentando la cultura del finto e del falso, un mondo che permette a chiunque, con estrema velocità, di diventare qualcuno in ogni “angolo” del pianeta, diventando virale in men che non si dica, ma che con altrettanta celerità rispedisce nel dimenticatoio. Una stilettata in piena regola a quella sfera del mondo dello spettacolo, valorizzato così tanto nonostante sia una delle facce dell’arte che conta di meno, un’aspra critica all’ambiente del glamour, messo volutamente e deliberatamente alla berlina, specialmente nella sua ostentazione del lusso e dello sfarzo; il risultato è spingere il pubblico al consumismo esasperato, perdendo man mano la cognizione del controllo e dell’identità, in cui tutti sono omologati.

Non manca nemmeno la riflessione sull’intelligenza artificiale, sempre più presente nella vita quotidiana, risorsa se funge da accompagnatore dell’uomo, minaccia se l’obiettivo è sostituirlo, nello specifico per un artista è fondamentale mantenere la componente umana al primo posto, per far sì che il fuoco sacro dell’ispirazione e della motivazione non si spenga mai, anche perché la qualità dell’opera passa da qui; un tema molto sensibile e affrontato fin da subito dall’ambiente lavorativo della “Settima Arte”, come dimostrato dai lunghi mesi di sciopero degli attori e sceneggiatori, che ha caratterizzato lo scorso 2023.

5,0
Rated 5,0 out of 5
5,0 su 5 stelle (basato su 1 recensione)
La recensione di Thelma l'unicorno, film d'animazione di Netflix
Thelma l'unicorno
Thelma l’unicorno

"Una pony che sogna di diventare famosa come cantante arriva al successo quando si trasforma in uno sgargiante unicorno, ma la vita sotto i riflettori non è poi così facile."

Voto del redattore:

8 / 10

Data di rilascio:

17/05/2024

Regia:

Jared Hess e Lynn Wang

Cast:

Brittany Howard, Will Forte, Jon Heder, Daran Norris, David Michie e Betsy Sodaro

Genere:

Fantasy

PRO

Il modo diretto ed efficace di sviluppare la tematica principale
La chiarezza e la maturità con cui si rivolge al suo pubblico di riferimento
La mancata caratterizzazione dei personaggi può deludere più di qualcuno