Emilia Pérez racconta una storia vera? Da cosa è tratto il film di Jacques Audiard

Dopo aver trionfato nel contesto del Festival di Cannes 2024, Emilia Pérez arriva anche in Italia al cinema. Ma il film di Jacques Audiard racconta una storia vera? Qual è l’ispirazione del regista francese?

Articolo pubblicato il 8 Gennaio 2025 da Bruno Santini

Mattatore anche della serata dei Golden Globe 2025 dopo aver vinto al Festival di Cannes ed essere stato apprezzato da numerosi spettatori e addetti ai lavori, Emilia Pérez conquista anche le sale cinematografiche italiane. Il film di Jacques Audiard si è posto immediatamente come un lavoro interessantissimo per una serie di aspetti, in grado di far primeggiare il cast al femminile e, soprattutto, Zoe Saldana già in aria di Premio Oscar 2025 come miglior attrice non protagonista. Gli interrogativi, a proposito di Emilia Pérez, sono certamente numerosi e fanno capo non soltanto al senso del film, ma anche a tutto ciò che potrebbe esservi correlato, tanto che numerosi spettatori si chiedono: racconta una storia vera? Per comprenderlo, è importante specificare da cosa è tratto il film di Jacques Audiard.

Emilia Pérez esiste davvero? La storia vera dietro al film di Jacques Audiard

Nel tentare di comprendere qual è la storia vera di Emilia Pérez, è importante sottolineare innanzitutto quale sia la genesi di questo personaggio. Jacques Audiard, da sempre molto apprezzato per i suoi lavori dietro la macchina da presa, scrive per la prima volta da solo il film con un cast tutto al femminile, che ha trionfato a Cannes 2025 e che ha ottenuto elogi in qualsiasi ambiente della critica e non soltanto. Certo è che, nell’osservare un’opera di tale livello, gli spettatori si chiedono: esiste davvero il personaggio di Emilia Pérez o si tratta di un qualcosa che è stato inventato proprio dal regista francese?

In realtà, il personaggio non esiste realmente ma ha una brevissima tradizione letteraria, che ha portato Jacques Audiard a sceglierlo. Inizialmente concepito come un libretto in quattro atti, poi tramutato in film, Emilia Pérez si basa su un solo personaggio del libro Écoute di Boris Razon. Il romanzo in questione costituisce sì una base per il lungometraggio, ma non nella sua interessa: Jacques Audiard ha infatti scelto un solo capitolo del libro adattandolo liberamente e costruendovi attorno il film, che ha immediatamente conquistato la critica in virtù delle sue caratteristiche musicali e non solo.

Qual è il libro che ha ispirato Jacques Audiard?

Dal momento che non c’è una storia vera che abbia dato vita a Emilia Pérez di Jacques Audiard, è allora molto interessante considerare quali siano i pregressi letterari che si trovano dietro al film del regista francese. Come detto precedentemente, il libro da cui il regista attinge è Écoute di Boris Razon, ancora inedito in Italia (ma si immagina che a seguito dell’uscita al cinema del film possa esordire anche nel contesto del nostro paese) e, in realtà, basato su una sinossi completamente differente, da cui Audiard ha attinto ricostituendo solo uno dei personaggi trattati, per l’appunto Emilia Pérez. Trattasi della seguente:

“Dove siete? Cosa state facendo? Vincent Lemasson è lì, all’interno di un furgone non contrassegnato. Per contrastare la minaccia del terrorismo, l’agente di polizia sorveglia l’Avenue des Gobelins in questo spazio ristretto. Intercetta tutti i messaggi scambiati all’interno del suo perimetro. Travolto da un’ondata di emoji, foto erotiche e messaggi che non capisce, si sente solo e confuso. Dall’altra parte della strada, davanti al negozio di macchine fotografiche vintage, un uomo cattura la sua attenzione; un uomo senza legami, che non emette nulla. Il sospetto entra nel negozio. Esce portando con sé una pesante custodia per macchine fotografiche. Vincent non riesce a togliergli gli occhi di dosso.

Fonte: Vulture