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Nightmare – Dal profondo della notte: la storia vera che ha ispirato il film di Wes Craven

Il film di Wes Craven del 1984 è il primo capitolo di una delle saghe più importanti del cinema horror. Ma a cosa si è ispirato il regista per realizzare il suo film Nightmare – Dal profondo della notte?
Storia vera film di Wes Craven Nightmare

Quella di Freddy Krueger è sicuramente una delle saghe più iconiche ed importanti del cinema horror, presentando una maschera dell’orrore che, a distanza di decenni, continua ad essere popolare e fortemente influente tra il pubblico e gli addetti ai lavori. Non tutti però sono a conoscenza che il primo film della saga, Nightmare – Dal profondo della notte di Wes Craven, nasce dalla storia vera di alcuni episodi di cronaca nera, nonché da una rara sindrome che viene studiata in campo scientifico.

Di cosa parla Nightmare, la saga creata da Wes Craven

Nightmare – Dal profondo della notte del 1984 è un film horror di genere slasher con elementi fantastici e paranormali, che vede protagonista l’iconica maschera di Freddy Krueger. Sesto lungometraggio scritto e diretto dal maestro Wes Craven che, prima di proiettarsi in questo terrificate universo onirico, aveva già regalato al cinema horror titoli di grande prestigio come la sua opera prima L’ultima casa a sinistra e Le colline hanno gli occhi.

Come accennato, protagonista indiscusso della saga di Nightmare è il sadico e spietato Freddy Krueger, pedofilo ed infanticida che viene linciato ed arso nella sua casa dai genitori delle vittime. Ma il killer non è scomparso per sempre, trovando il modo di continuare ad esistere nel mondo dei sogni come vero e proprio boogeyman, giurando vendetta ed uccidendo nel mondo onirico (con ovvie ripercussioni nel mondo reale) i figli di coloro che lo hanno giustiziato. In particolare, nel primo capitolo del 1984, ad essere preso di mira è un gruppo di ragazzi proprio della cittadina di Springwood, nel quartiere di Elm Street, con il personaggio di Nancy Thompson e dei suoi amici chiamati a contrastare la diabolica minaccia che da loro la caccia.

Nightmare – Dal profondo della notte ha contribuito fortemente ad arricchire il genere slasher, creando una maschera che è essa stessa la rappresentazione dell’incubo: se con Lo Squalo il pubblico era terrorizzato dall’idea di andare al mare, con Nightmare la paura è proprio quella di addormentarsi e quindi un terrore inevitabile e costante. Il successo del film è totale, tanto da far nascere una saga horror che al momento conta 9 titoli, tra cui un reboot del 2010 ed il crossover del 2003 con un’altra icona del cinema slasher degli anni ’80, ovvero Freddy vs. Jason (Voorhees).

Inoltre, sulla leggenda di Freddy Krueger è stato realizzato anche un documentario diretto da Andrew Kasch e Daniel Farrands dal titolo Never Sleep Again: The Elm Street Legacy, raccontando nascita e sviluppo dell’intero franchise, senza considerare anche la serie tv da 44 episodi Freddy’s Nightmares, dove la terrificante maschera diviene narratore in un’idea vicina ad altri prodotti come I racconti della cripta o Alfred Hitchcock presenta.

Un film che, oltre al puro e sfrenato intrattenimento orrorifico, arriva anche a toccare temi profondi e delicati, spaziando dal macabro erotismo alla giustizia privata, arrivando anche ad un discorso generazionale che includerebbe l’espiazione per colpe (statunitensi) passate. Nightmare – Dal profondo della notte è dunque un’opera imprescindibile per il genere horror, ma a cosa si è ispirato il regista Wes Craven per realizzare il suo film?

Film horror Wes Craven Nightmare - Dal profondo della notte

La storia vera che ha ispirato il film Nightmare – Dal profondo della notte

Per quanto riguarda la caratterizzazione del diabolico protagonista di Nightmare, il regista Wes Craven fece riferimento non solo ad esperienze che lo hanno riguardo personalmente, ma anche ad episodi di cronaca nera. In primo luogo, infatti, il regista avrebbe voluto “omaggiare” il bullo della sua scuola quando era piccolo, Fred Krueger, dando il suo nome al villain della saga. Un’altra fonte d’ispirazione per la costruzione del personaggio è poi stata quella dell’ubriacone e molestatore che fu solito girare nel suo quartiere, terrorizzandolo da bambino.

Tuttavia, anche come espressamente citato dallo stesso Craven, il principale punto di riferimento per la figura di Freddy Krueger fu quello di Albert Fish. Considerato uno dei più efferati serial killer di tutti i tempi e soprannominato in molti modi (il Maniaco della Luna, l’Uomo grigio, il vampiro di Brooklyn), Fish è famoso per la crudeltà del suo modus operandi, mettendo in atto omicidi, torture, cannibalismo e perversioni sessuali sempre più spinte. Il serial killer fu infatti protagonista di uno scenario agghiacciante tra il 1924 ed il 1932, nel quale si rese responsabile dell’uccisione di oltre 100 bambini (molestandone più di 400), quasi tutti afroamericani poiché all’epoca non coinvolse a gran voce l’opinione pubblica. Fish venne infine arrestato nel 1936 per l’omicidio di Grace Budd, una bambina di 10 anni, oltre ad essere condannato a morte sulla sedia elettrica.

Una storia indicibile, ma non è stata la sola ad aver ispirato Wes Craven per il suo Nightmare – Dal profondo della notte, con il legame da incubo con il mondo onirico che troverebbe infatti delle basi nel campo della scienza e di altri episodi di cronaca nera. Ad aver dato lo spunto dei sogni mortali al regista è stato infatti un articolo in particolare del Los Angeles Time, il quale narrò la storia di una famiglia della Cambogia venuta negli Stati Uniti per scampare agli orrori dei Killing Fields. Questi sono i campi di sterminio situati nel Paese del Sud-Est asiatico che, dal 1975 al 1979, hanno contato milioni di vittime subito dopo la fine della Guerra civile e l’istituzione del regime nazional-maoista di Pol Pot.

Tornando alla famiglia, sebbene sopravvissuta al massacro gli orrori non sono terminati lì. Il figlio della coppia, infatti, iniziò fin da subito ad avere particolari problemi a dormire bene la notte, terrorizzato da un incubo ricorrente dove una figura agghiacciante continuava a dargli la caccia. Il ragazzo scelse così di non dormire per qualche giorno, arrivando all’esaurimento e per il quale i genitori furono costretti a somministrargli dei sonniferi. Purtroppo, dopo l’ennesima nottata da incubo, il ragazzo morì nel sonno colpito da un arresto cardiaco.

L’episodio, tuttavia, non fu l’unico riscontrato da Craven, dato che ci furono altri articoli che riportarono di morti inspiegabili di uomini provenienti in particolare dal Laos e dalla Cambogia. Quella che potrebbe rivelarsi come una disgrazia, una drammatica casualità, in realtà troverebbe i suoi punti di contatto proprio con lo studio scientifico dietro gli innumerevoli disturbi del sonno. I dati su questo particolare fenomeno, che prenderebbe il nome di SADS, sono in continua crescita, ma le fonti analitiche tenderebbero ad affermare come gli incubi possano rivelarsi un fattore emotivo scatenante l’infarto.

La sindrome che ha ispirato la saga di Nightmare

Quello che viene identificato con la sigla SADS (Sindrome della morte aritmica improvvisa) è un fenomeno ancora oggi inspiegabile, che riscontra episodi di arresto cardiaco appunto durante il sonno ed il riposo e che presenta una frequenza davvero importante soprattutto per gli emigrati provenienti dal Sud-Est asiatico. Un disturbo che, agli inizi degli anni ’80, portò alla morte di una cinquantina di persone solo tra il ristretto gruppo etnico degli Hmong, che vive in maggior parte nelle regioni montane cinesi e negli altri Stati del Sud-Est asiatico. La Sindrome colpì infatti solo uomini tra i 20 ed i 30 anni, con il gruppo etnico facente parte della milizia chiamata a combattere nella sanguinaria Guerra del Vietnam.

Non trovando un senso al fatto che il disturbo colpisse soltanto gli uomini, in un determinato momento (quello del sonno/riposo), gli scienziati furono alquanto concordi nel concentrarsi su un agente chimico riscontrato proprio in ambiente bellico. I numeri però sono in costante crescita anche fuori dalla realtà vietnamita, con una nuova analisi che mostrò come a Singapore, tra il 1982 ed il 1990, siano morti altri 230 lavoratori tailandesi in simili cause ancora oggi inspiegabili in modo concreto e determinante dalla scienza ma che trovano nel folklore e nella religione un terreno fertile.

A tal proposito infatti gli Hmong credono che, qualora non vengano eseguiti correttamente i dovuti rituali religiosi o qualora ci si dimentichi di commemorare gli spiriti degli antenati, il soggetto possa essere raggiunto proprio dalle entità maligne durante la notte provocandogli una paralisi del sonno attraverso l’incubo. Un disturbo questo della “paralisi del sonno” (dove una figura agghiacciante nel dormiveglia schiaccia l’addome del malcapitato) che diviene particolarmente frequente in tutto il mondo, coltivato da secoli dalle tradizioni folkloristiche che gli hanno attribuito innumerevoli nomi e forme, dalla strega al fauno, contando anche quella della c.d. Pantafa presente nell’Italia centrale.

Scienza e superstizione, incubo e realtà, quello dei disturbi del sonno resta ancora oggi un fenomeno da tenere in continua osservazione e molto più ramificato di quanto non si credi, con il regista Wes Craven che ha contribuito con il suo Nightmare – Dal profondo della notte a dare un’ulteriore maschera che non si vuole sicuramente trovare durante il dormiveglia, ovvero quella di Freddy Krueger.