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Il re dei cervi: un re senza corona

Distribuito nelle sale giapponesi il 4 febbraio 2022, mentre in quelle italiane come evento speciale per tre giorni: 27,28 e 29 giugno. Diretto da Masashi Ando e Masayuki Miyaji, scritto da Taku Kishimoto (prodotto dalla I.G.) è la trasposizione di una serie di romanzi della scrittrice Naoko Uehashi.

Un nuovo caso di animatori che esordiscono alla regia di un lungometraggio, questa volta è il turno di artisti che in passato sono stati alle dipendenze dello Studio Ghibli, ciò si nota dall’estetica e da alcune caratteristiche di ambientazione e di contesto in modo particolare da Principessa Mononoke. Le tematiche presentate, di base, sono mature e strettamente attuali come l’epidemia e la guerra, vengono abbozzati discorsi molto importanti tra cui ad esempio il rapporto tra le malattie e la credenza religiosa. Oltre a rimanere in superficie, il tutto è vittima di una grandissima confusione: è confuso nello sviluppare concetti fondamentali per la nostra contemporaneità, è confuso nella caratterizzazione dei personaggi e nel loro sviluppo, è confuso nel montaggio penalizzandone il ritmo, è disordinato nel presentare il contesto in cui si muovono i protagonisti. Risulta stucchevole nel suo essere derivativo di pellicole precedenti che fanno della maledizione o del rapporto con la natura il proprio punto cardinale, non c’è traccia di personalità e fallisce nel comprimere in circa due ore tanti sottotesti o caratterizzazioni che necessitavano di un approfondimento maggiore, sicuramente non possono risultare sufficienti 120 minuti di pellicola.

Non basta sicuramente una tecnica accettabile, rimane tutta la delusione di aver mancato clamorosamente la possibilità di parlare di ciò che negli ultimi due anni e mezzo ci ha stravolto la vita, con punti di vista diversi che avrebbero potuto generare una riflessione veramente affascinante. Quello che rimane è un miscuglio di elementi visti in passato, con evidenti difficoltà narrative, sfilacciato nell’espansione del racconto e dei suoi interpreti. Un esordio decisamente difficoltoso.

Voto:
2/5
Andrea Barone
3.5/5
Andrea Boggione
0/5
Christian D'Avanzo
0/5
Carlo Iarossi
0/5
Paolo Innocenti
0/5
Paola Perri
0/5
Alessio Minorenti
0/5
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Voto del redattore:
Data di rilascio:
Regia:
Cast:
Genere:

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