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Festa del Cinema di Roma 2024: Berlinguer. La grande ambizione sarà il film d’apertura

In uscita al cinema il 31 ottobre 2024, Berlinguer. La grande ambizione sarà il film d’apertura in occasione della Festa del Cinema di Roma.

Grande attesa per la Festa del Cinema di Roma 2024 che, dal 16 al 27 ottobre porterà diversi film in anteprima italiana, direttamente da alcuni Festival Internazionali come quelli di Berlino e Cannes. Accanto a questi prodotti, anche diverse produzioni che sono state pensate direttamente per la competizione: il film di apertura sarà Berlinguer. La grande ambizione, di Andrea Segre, che vede Elio Germano nei panni del protagonista. Di seguito, tutto ciò che c’è da sapere in merito.

Berlinguer. La grande ambizione: di che cosa parla il film?

Con Elio Germano protagonista, Berlinguer. La grande ambizione rappresenta un nuovo film di Andrea Segre che offre una prospettiva storica sicuramente molto importante su uno degli uomini più importanti nell’ambito della politica italiana. Scritto da Andrea Segre e Marco Pettenello, con la produzione Vivo Film in collaborazione con Rai Cinema, Berlinguer. La grande ambizione uscirà al cinema il 31 ottobre 2024, distribuito da Lucky Red. Ma di che parla il film? Il lungometraggio offre uno spaccato piuttosto importante sulla vita di Enrico Berlinguer, a partire dai fatti del 1973, con il trasferimento a Sofia, fino all’assassinio di Aldo Moro, passando per il celebre compromesso storico: il film, a metà tra il biopic e il racconto di finzione, permetterà di sottolineare alcuni dei passaggi più importanti nella vita e nella carriera del politico.

Le dichiarazioni di Andrea Segre sulla scelta di Berlinguer. La grande ambizione come film d’apertura

Andrea Segre ha commentato la scelta di Berlinguer. La grande ambizione come film d’apertura, ringraziando la Festa del Cinema di Roma e non solo; queste le sue parole:

“Grazie a tutte le persone che in questi tre lunghi e intensi anni di lavoro mi hanno permesso di entrare in silenzio e con rispetto nella vita di un uomo e di un popolo che hanno segnato un passaggio importante nella storia d’Italia e che il cinema di finzione italiano ancora non aveva raccontato. È stato un viaggio in un pezzo della nostra storia che non ho vissuto e che ho imparato a conoscere, ma anche la scoperta di un dialogo profondo che quella memoria inaspettatamente sa avere con le domande aperte del nostro presente e del nostro futuro. Grazie a Paola Malanga e alla Festa del Cinema di Roma che hanno offerto con entusiasmo uno spazio così prestigioso per presentare il film nato da questo incredibile viaggio”.