Monica: come finisce? La spiegazione del finale del film di Andrea Pallaoro

Monica è un film del 2022 diretto da Andrea Pallaoro e con Trace Lysette nel ruolo della protagonista: ma qual è il significato del suo finale?
Spiegazione del finale del film del 2022 Monica

Articolo pubblicato il 27 Luglio 2024 da Christian D’Avanzo

Monica è un film del 2022 di genere drammatico, diretto da Andrea Pallaoro e interpretato dalle attrici Trace Lysette e Patricia Clarkson. Si tratta di un’opera presentata in concorso alla 79esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, dove però non ha avuto riconoscimenti e anche l’accoglienza critica non è stata delle migliori. Il film di Pallaoro è stato poi distribuito al cinema in Italia a partire dall’1 dicembre del 2022, e la conclusione della sua narrazione è a dir poco emblematica per quello che è il significato del film: come finisce Monica? La spiegazione del finale.

Come finisce Monica?

Monica è un film che ha come protagonista una donna transessuale (Trace Lysette), la quale è in un certo senso costretta a tornare nella sua città natale per accudire Eugenia (Patricia Clarkson), la madre morente. Nelle ultime scene dell’opera del regista Andrea Pallaoro si vede finalmente la mamma che, essendo in preda alla demenza senile, continua a non accettare il cambiamento del figlio, che per l’appunto è diventato una donna e ha modificato il suo nome in Monica.

Ciò che ha scaturito per anni dolore e frustrazione nella protagonista è sempre stato questo rifiuto della madre, che ha ripudiato il figlio dopo aver trasformato la sua identità. Monica finisce ugualmente con la trasmissione di un forte senso di riconciliazione e accettazione, e seppur possa sembrare ambigua la comprensione di Eugenia è fondamentale per la protagonista poiché si riconnette emotivamente con lei, stabilendo un legame a dispetto di un mancato riconoscimento esplicito.

Monica: la spiegazione del finale del film di Andrea Pallaoro

La spiegazione del finale del film Monica (2022) sta tutta nelle ultime inquadrature, quando il volto di Eugenia è colmo di tenerezza, amore e benevolenza nei confronti di una persona che in fondo sa essere suo figlio, diventata per l’appunto figlia. Il cambiamento non viene accettato dal genitore morente in maniera esplicita, ma attraverso questo scambio di sguardi ravvicinati si percepisce l’acquisizione di una certa consapevolezza da parte di Eugenia, per cui la riconciliazione viene ben evidenziata da Pallaoro.

Monica è un lungometraggio che esplora temi universali come l’abbandono, i traumi del passato e la costante ricerca dell’identità personale, ma nel suo finale emerge anche il potere del perdono. La cura e l’empatia, in tal caso, fungono da ponte laddove non servono altre parole per ottenere ciò che più si desidera: la protagonista è finalmente libera e felice di poter vivere la sua vita senza sensi di colpa.