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Chiamami col tuo nome: come finisce? La spiegazione del finale del film di Luca Guadagnino

Chiamami col tuo nome è il quinto film del 2017 del regista Luca Guadagnino: ma come finisce e qual è la spiegazione del finale?
Di seguito come finisce e la spiegazione del finale di Chiamami col tuo nome, il film di Luca Guadagnino con Timothée Chalamet e Armie Hammer

Chiamami col tuo nome, adattamento cinematografico del regista Luca Guadagnino del 2017 dell’omonimo romanzo di André Aciman, nonché vincitore agli Oscar come Migliore Sceneggiatura non originale, è un film delicato che fa leva sulla poetica dei sentimenti e che esplora l’animo e il desiderio umano in quanto inalienabili dall’individuo. Nel suo finale il film porta con sé tutte queste caratteristiche. Seguono il finale e la spiegazione del finale di Chiamami col tuo nome, il film del 2017 di Luca Guadagnino con protagonisti Timothée Chalament e Armie Hammer.

Chiamami col tuo nome: come finisce? Il finale del film con Timothée Chalamet e Armie Hammer

Prima di passare alla spiegazione, occorre soffermarsi per rammentare il finale di Chiamami col tuo nome, come finisce dunque il film di Luca Guadagnino con protagonisti Timothée Chalamet e Armie Hammer. Nel finale, dopo che sfortunamente è arrivato il momento della partenza dello studente americano Oliver in quanto la sua permanenza per affiancare il professore nonché padre di Elio è giunta al termine, Elio e Oliver trascorrono ancora alcuni giorni insieme a Bergamo da dove poi Oliver partirà definitivamente dalla stazione e salirà sul treno salutandosi una volta per tutte. Successivamente, con un salto temporale, è inverno e vediamo Elio rientrare in casa, togliersi il cappotto e allo squillare del telefono, risponde per scoprire che si tratta di Oliver che lo informa che sta per sposarsi. Prima di riattaccare, i due si chiamano scambiandosi i loro nomi in un dolce sussurro per l’ultima volta, come voluta dalla celebre frase – una delle tante frasi più belle cosparse durante la visione del lungometraggio – che dà il titolo al film. Infine, vediamo Elio dirigersi vero il caminetto e sedervisi di fronte mentre in sottofondo risuona la canzone “Visions of Gideon” di Sufjan Stevens.

Chiamami col tuo nome: la spiegazione del finale del film di Luca Guadagnino

Dopo aver ricordato come finisce e dunque cosa succede alla fine del film, si può passare alla spiegazione del finale di Chiamami col tuo nome, film del 2017 di Luca Guadagnino di cui si propone anche il significato del film e della frase del titolo. Nelle scene finali Elio viene a conoscenza della notizia improvvisa che Oliver sta per sposarsi, che per lui costituisce una amara sorpresa. Nonostante la distanza e il fatto che non fossero più in contatto da tempo, comunque Elio ha custodito fino al quel momento della telefonata una speranza nel suo cuore: ossia la possibilità che un giorno le loro strade potessero rincrociarsi. Sapere che questo ora non è più possibile fa crollare l’intero mondo addosso a Elio, ma allo stesso tempo è come un macigno che può finalmente sollevare dal suo cuore per eliminare ogni eventualità e speranza da cui sicuramente potrà ricominciare da zero la sua vita.

In questo senso, l’esperienza che ha vissuto insieme a Oliver non è da cancellare, tutt’altro. Certamente per Elio si tratta di una parte della sua vita che ricorderà per sempre e che custodirà nel suo cuore, per poter continuare a vivere con un’altra consapevolezza. Ecco che allora, le lacrime che vediamo rigare il viso di Elio nell’inquadratura che internamente dal camino si rivolge verso di lui sono certamente di dolore, di lutto, come la perdita di un pezzo di sé, poiché è grazie a Oliver che Elio ha costruito la sua persona, e viceversa. Tuttavia, non si può negare che in un certo senso il pianto di Elio nasconda anche la consapevolezza di essere inevitabilmente cambiato rispetto a prima di incontrare Oliver e da quanto successo, le lacrime dunque celerebbero una sorta di paura però connotata positivamente in quanto effetto del cambiamento, perché cambiare e sapersi cambiato spaventa con il timore di non potersi risconoscere più.