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Chiamami col tuo nome: le frasi più belle presenti nel film di Luca Guadagnino

Le più belle frasi presenti in Chiamami col tuo nome, il film del 2017 diretto dal regista Luca Guadagnino.
Di seguito le frasi più belle presenti in Chiamami col tuo nome, film di Luca Guadagnino

Un film, oltre che per le sue immagini, può rimanere impresso per ciò che esprime e dice anche con le parole. Questo è il caso di Chiamami col tuo nome, il quinto film del 2017 del regista Luca Guadagnino, vincitore Oscar come Miglior Sceneggiatura Non Originale, ricco di citazioni letterarie celebri e non, ma anche di battute scritte da copione che rimangono vivide nella mente dello spettatore. Seguono le frasi più belle in Chiamami col tuo nome, il film di Luca Guadagnino: ma quali sono e che cosa significano?

Le frasi più belle presenti in Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino

Il quinto film del regista Luca Guadagnino pullula non solo di citazioni letterarie più o meno conosciute, ma anche da semplici parole che colpiscono l’animo dello spettatore durante la visione per la forza espressiva ed emotiva che riescono a trasmettere, andando a completare linguisticamente il desiderio della giovane coppia e ciò che si vede rappresentato sullo schermo. Per procedere, seguono le frasi più belle presenti in Chiamami col tuo nome, film di Luca Guadagnino, di cui si propone una lista con ciascuna il proprio significato assegnato:

  • “Stai male e ora vorresti non provare nulla, forse non hai mai voluto provare nulla, ma ciò che ora provi io lo invidio… Soffochiamo così tanto di noi per guarire più in fretta, così tanto che a 30 anni siamo già prosciugati e ogni volta che ricominciamo una nuova storia con qualcuno diamo sempre di meno, ma renderti insensibile così da non provare nulla, è uno sbaglio…”: la frase è pronunciata dal padre di Elio (Timothée Chalamet), il signor Perlman (Michael Stuhlbarg) indirizzata a suo figlio per fargli comprendere l’importanza del legame che hanno costruito Elio e Oliver e di ciò che hanno vissuto insieme, come per rassicurarlo che ciò che sta provando e ha provato non è niente di sbagliato.
  • “Chiamami col tuo nome e io ti chiamerò col mio…”: questa è la frase pronunciata da Oliver (Armie Hammer) da cui è ripreso il titolo del romanzo da cui è tratto dunque anche quello del film di Luca Guadagnino. La frase sembra ricalcare la citazione letteraria dello scrittore e filosofo francese Michel de Montaigne “parce que c’était lui, parce que c’était moi” riferita all’amico Etienne de La Boétie. Con queste parole si indica come in realtà da due individui separati, Elio e Oliver, diventino un tutt’uno e dunque non importa riconoscere l’identità precisa dell’uno dell’altro, in quanto interscambiabili nei loro sentimenti e passioni.
  • “Io penso che chi legge sia una persona riservata, che nasconde chi è. Penso che mi farai soffrire e io non voglio soffrire”: questa è la conversazione che ha Marcia, la ragazza con cui si frequenta Elio prima di iniziare la relazione con Oliver, con Elio come se lei sentisse a pelle che i sentimenti di lui nei suoi confronti stiano scemando a vantaggio di qualcos’altro che le sta tenendo nascosto.
  • “Esiste qualcosa che non sai? – Sapessi quanto poco so delle cose importanti. – Quali sono le cose importanti? – Lo sai quali sono”: queste sono le battute pronunciate invece rispettivamente da Oliver e da Elio, con cui, partendo dal discutere di cultura generale (nello specifico di un monumento dedicato ai caduti della Battaglia sul Piave della Seconda Guerra Mondiale) si passa ad alludere ciò che Elio invece non sa circa le nuove sensazione che sta provando dentro di sé, sia a livello fisico che mentale.
  • “Io non ho mai avuto ciò che avete avuto voi. Ci sono andato molto vicino ma c’era sempre qualcosa che mi bloccava”: queste parole sono pronunciate dal padre di Elio, quando gli confessa di essere a conoscenza del legame che ha costruito insieme a Oliver nel periodo della sua permanenza a casa loro. Con queste frasi, si lascia sottintendere che il padre è gay, o di una presunta omosessualità che la stessa figura paterna ha provato sulla sua pelle.