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Quiet Life come finisce? La spiegazione del finale del film di Alexandros Avranas

Quiet Life è il quinto film scritto e diretto da Alexandros Avranas, che tratta una drammatica storia d’integrazione per una famiglia immigrata in Svezia. Ma come finisce il film e qual è il suo significato?
La spiegazione del finale del film Quiet Life

Autore di Dark Crimes (con protagonista Jim Carrey) e dell’acclamato Miss Violence, vincitore nel 2013 del Leone d’Argento per la regia e la Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile, Alexandros Avranas torna al Festival di Venezia con Quiet Life. Il film, che vede protagonista Chulpan Khamatova e Grigorij Dobrygin, viene presentato nella sezione Orizzonti e narra la drammatica storia di una famiglia immigrata nel percorso d’integrazione in Svezia. Un’opera che mostra sullo schermo anche una Sindrome che ha colpito il Paese nordico soprattutto negli ultimi anni, ovvero quella della rassegnazione infantile, ma come finisce Quiet Life e qual è il suo significato?

Come finisce Quiet Life

Prima di continuare nella spiegazione del finale del film di Alexandros Avranas, occorre indicare innanzitutto come finisce Quiet Life. Dopo aver patito un ingente carico di sofferenza e stress, la disperazione per la condizione di entrambe le loro figlie ed il trattamento ricevuto dallo Stato porta Sergei e Natalia a volersi riprendere Alina e Katja dalla casa di cura per poterle gestire autonomamente nella loro nuova improvvisata abitazione. Supportata dal marito Natalia non getta infatti la spugna, scegliendo di non trattare le due bambine come delle malate in stato vegetativo, ma cercando di continuare a vivere il quanto più “normale” possibile. La speranza e l’amore verso le proprie figlie riesce infine a portare i propri frutti, con Katja che infatti si risveglia improvvisamente dal coma, apparentemente senza i tragici effetti collaterali che hanno colpito altri nelle sue condizioni. Tuttavia, Alina non si è ancora risvegliata, ma una speranza da tempo ricercata nel film potrebbe risiedere proprio nel tanto agognato asilo politico. La piccola Katija è pronta a raccontare tutto ciò che ha vissuto per cercare di salvare la sorella, con quella speranza celata dietro il sorriso tranquillo e sereno della vittima e non del carnefice.

La spiegazione del finale di Quiet Life

Dopo aver indicato come finisce Quiet Life, in merito alla spiegazione del finale del film di Avranas preme precisare come, il regista, costruisca abilmente l’intero ultimo atto praticamente solo attraverso gli sguardi dei suoi protagonisti. La famiglia di Sergei e Natalia ha infatti perso la speranza nelle istituzioni, ma non nell’amore e nella possibilità che le loro figlie si possano risvegliare dal coma indotto dalla Sindrome della Rassegnazione. I genitori decidono infatti di non “rassegnarsi” alle condizioni di Alina e Katjia, concedendo loro ciò che era stato precluso fino a qual momento, ovvero la dignità di vivere.

L’amore verso le proprie figlie impedisce così ai genitori di trattarle per come appaiono nelle loro critiche condizioni fisiche, provando in ogni modo a continuare le loro vite con la speranza che possano risvegliarsi prima o poi. L’amore paterno e materno riesce così nell’impresa e Katjia riesce ad uscire dal coma, con il fenomeno che fungerebbe anche come metafora per la condizione socio-politiche legata all’immigrazione, all’accoglimento del prossimo e all’integrazione. Nel finale, non è dato sapere quanto tempo passa dal suo risveglio, ma la bambina è ora pronta a combattere per vedere riconosciuto il suo diritto e della sua famiglia, con la speranza nella vittoria che non viene mostrata dal regista, lasciando il dubbio su come si sia comportata questa volta la cieca burocrazia.