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Campo Di Battaglia: come finisce? La spiegazione del finale del film di Gianni Amelio

Tutto quello che c’è da sapere sulla spiegazione del finale di Campo Di Battaglia.
La spiegazione del finale di Campo Di Battaglia

Campo Di Battaglia è un’opera estremamente attuale che non rinuncia alla sua forza politica nemmeno nella sua conclusione, la quale vuole denunciare una condizione umana che si verifica sempre di più nella nostra società. Ma come finisce Campo Di Battaglia? A seguire la spiegazione del finale del nuovo film diretto da Gianni Amelio con protagonista Alessandro Borghi e presentato in concorso all’81° edizione del Festival del Cinema di Venezia.

Come finisce Campo Di Battaglia

Nel finale di Campo Di Battaglia, anche Giulio si ammala dell’influenza Spagnola mentre cerca di trovare una cura. In un ultimo disperato tentativo, Giulio decide di provare il vaccino da lui creato su se stesso. Quando Anna, risvegliatasi dal sonno, non trova più Giulio sul letto, si spaventa e lo cerca, trovandolo fuori mentre cammina.

Anna è felice perché sembra guarito, così va a prendergli da bere, ma Giulio cade a terra, morendo. Poco tempo dopo, Stefano informa felice i soldati della fine della guerra, mostrando il titolo che parla della vittoria dell’Italia e decide di accompagnare il campo medico con la musica dell’inno italiano. In seguito Giulia vede i volti delle persone morte a causa dell’epidemia e decide di staccare il giradischi, togliendo l’inno dall’edificio mentre osserva Stefano contrariata. A seguire la spiegazione del finale di Campo Di Battaglia.

La spiegazione del finale di Campo Di Battaglia

Nella spiegazione del finale, la camminata di Giulio vuole simboleggiare la momentanea speranza di aver trovato un vaccino che potrà dare una fine ai decessi causati dall’epidemia, ma la morte del medico chiarisce che, purtroppo, il male ha vinto, proprio come la società che ha creato numerose vittime. Infatti, quando Giulia si allontana dalla stanza dei soldati in cui Stefano ha manifestato il proprio entusiasmo, si vede un corridoio molto più buio in cui c’è il silenzio dei cittadini che stanno morendo per colpa della Spagnola.

Il corridoio rappresenta il lato oscuro dell’Italia che manifesta il proprio trionfo patriottico quando in realtà tutto sta andando in malora, con i giovani che pagano maggiormente, come mostrato dalle inquadrature che si concentrano sui bambini che ormai sono scoraggiati. Gianni Amelio realizza il ritratto attuale di un’Italia in cui le figure politiche (Stefano ambisce a diventare senatore) si beano dei loro egoismi mentre le generazioni non hanno futuro. Per questo Anna stacca il giradischi: non c’è nulla da festeggiare nella vittoria dell’Italia, perché nel nostro paese ormai è rimasta soltanto la sconfitta della morte, sia quella della malattia che quella dei soldati mandati al macello dal loro stesso paese.