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Marco come finisce? La spiegazione del finale del film biografico

Marco è il film biopic spagnolo incentrato sulla storia vera di Enric Marco Batlle. Ma come finisce il film presentato a Venezia 81 e qual è il suo significato?
Come finisce e spiegazione del finale del film Marco

Scritto e diretto dalla coppia di registi Aitor Arregi e Jon Garano, Marco narra l’incredibile storia dello scandalo dietro la figura realmente esistita di Enric Marco Batlle. Controverso sindacalista spagnolo, Enric iniziò infatti la sua attività politica come sopravvissuto ai campi di concentramento, finché uno storico non introdurrà prove volte a confutare il fatto che egli sia stato un vero sopravvissuto. Il biopic spagnolo, presentato nella sezione Orizzonti a Venezia81, offrirebbe un inusuale sguardo all’importanza della memoria storica e con essa la capacità di saperla anche raccontare. Ma come finisce Marco e qual è il suo significato?

Come finisce Marco, il film biografico su Enric Marco Batlle

Prima di procedere alla spiegazione del finale del film di Aitor Arregi e Jon Garano, occorre innanzitutto indicare come finisce Marco. Dopo le continue pressioni rivolte senza aver ricevuto il richiesto momento chiarificatore, Benito Bermejo è uscito allo scoperto rivelando la vera storia di Enric. I colleghi dell’Associazione cadono nello sconforto più totale e sono costretti a rimuovere l’impostore dal ruolo di Presidente, oltre a cercare di mettere una toppa sui danni procurati.

La vita di Enric viene così avvolta dall’oscurità, tutti lo odiano, compresi i membri della sua famiglia e specialmente sua figlia, tradita in particolar modo dalle sue menzogne. Come se non bastasse, la sua vita truffaldina è diventata soggetto di un film documentario dal titolo Ich bin Enric Marco, oltre alla biografia scritta nel romanzo L’impostore dello scrittore Javier Cercas. Nonostante il mondo si sia completamente tolto da sotto i piedi, Enric non perde la sua tenacia nel voler dimostrare di aver patito anch’egli grande sofferenza in passato, non volendo appunto essere ricordato solo per essere un “impostore”.

L’uomo continua infatti ad essere sempre più presente tra i media oltre ad apparire in televisione, sebbene i suoi tentativi non riescano a raccogliere i frutti desiderati ed essendo costretto a provare il tutto per tutto, chiedendo aiuto proprio a quel Bermejo che gli ha rovinato la vita. Si arriva così al finale di Marco, dove Enric che si ritrova emarginato, di fatto senza più nessuno e senza niente per cui vivere, se non quella testa alta e quella testarda voglia di non arrendersi ad una condizione ritenuta ancora “ingiusta”.

La spiegazione del finale di Marco

Arrivando così alla spiegazione del finale di Marco, è possibile ora registrare il fatto di come questo si riveli un biopic “quadrato” nel rappresentare l’evento principale nella vita di un personaggio pubblico. L’azione dello storico Bermejo ha infatti fatto luce sulla reale identità del protagonista, sbugiardando il fatto tanto millantato – dal quale ne ha poi costruito una carriera – di essere un deportato sopravvissuto ad un campo di concentramento nazista.

Una bugia troppo grande da poter accettare, specialmente per i reali sopravvissuti a quegli orrori disumani, tanto che Enric si ritrova immediatamente abbandonato da amici, colleghi e familiari. Nonostante tutto, l’affabulatore non si da mai per vinto, scegliendo di continuare la sua personale crociata invece di chiedere umilmente scusa e pagare per il dolore procurato. Enric continua così a mostrarsi come vittima della prigionia di Kiel e dell’esperienza vissuta nel campo di concentramento di Flossenbürg, le quali sembrerebbero essere fattualmente reali, sebbene sia impossibile credere un’altra volta alle sue parole.

I suoi tentativi tra media e televisione, di vedere almeno in parte riabilitato il suo nome, non vanno tuttavia in porto, provando l’ultima strada e chiedendo aiuto a Bermejo. Quest’ultimo, contattato dallo stesso Enric per sfruttare la parte vittimistica della sua storia (per scrivere un nuovo libro a favore questa volta degli altri deportati), decide di non aiutare l’impostore lasciandolo alla sua inutile testardaggine. Il finale di Marco mostra così la descrizione dell’ultimo periodo di vita reale del personaggio, di come non abbia smesso fino all’ultimo di portare avanti la sua crociata.