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Speak no Evil: tutte le differenze tra il film originale del 2022 ed il remake con James McAvoy

Tutte le differenze tra il film originale del 2022 ed il remake di Speak no Evil del 2024 con James McAvoy.
Tutte le differenze tra il film Speak no Evil del 2022 ed il remake

Nel mese di settembre 2024 esce nelle nostre sale, distribuito da 01 Distribution, il nuovo film scritto e diretto dal regista britannico James Watkins. Speak no Evil – Non parlare con gli sconosciuti รจ il remake dell’omonimo titolo diretto dal regista danese Christian Tafdrup e che vede questa volta protagonista James McAvoy.

Quello che vede il ritorno sul grande schermo dell’attore di Split ed Espiazione รจ un thriller-horror ambientato nella campagna inglese che, sebbene inizialmente sembrerebbe seguire di pari passo il film originale, tende a stravolgere completamente l’intero atto conclusivo. Ecco di seguito tutte le differenze tra il film originale del 2022 e del remake di Speak no Evil con James McAvoy.

Di cosa parla il film originale Speak no Evil

Dopo essere stato presentato al Sundance Film Festival, Speak no Evil di Christian Tafdrup vedrร  una distribuzione internazionale tra sala ed on demand, raccogliendo fin da subito una generale e calorosa accoglienza da parte di pubblico e critica. Su sceneggiatura di Christian e Mads Tafdrup, Speak no Evil vede protagonista la famiglia danese formata da Bjorn, Louise e la piccola Agnes, la quale – ritrovatasi in vacanza in Toscana – fa la conoscenza di una socievole famiglia olandese.

Tanto รจ amichevole il feeling tra le due famiglie che Bjorn insieme a sua moglie e sua figlia vengono invitati a passare un weekend nella tenuta di Patrick, Karin ed il piccolo Abel. Un’esperienza rilassante e divertente che, purtroppo, si tramuterร  fin da subito in un vero e proprio incubo.

Le differenze tra i due film di Speak no Evil

L’operazione cinematografica di portare su schermo un remake consisterebbe in un “rifacimento” del film originale, sotto l’ottica artistica del nuovo regista ed attingendo da ambientazioni e tematiche differenti. Soprattutto nella sua prima metร  di visione, il film scritto e diretto da James Watkins tenderebbe a seguire di pari passo lo Speak no Evil originale, sebbene i punti discordanti non manchino anche prima di stravolgere completamente l’atto conclusivo del film.

Oltre ad inevitabili modifiche circa l’ambientazione, che si sposta dalle campagne olandesi a quelle inglesi, il remake cambia innanzitutto il registro impiegato nella visione. Mentre il film di Tafdrup mantiene una certa inquietante pacatezza e semplicitร , il film di Watkins risulta molto piรน irruento e sbrigativo. Nonostante infatti anche la prima parte venga seguita quasi shot for shot, la famiglia olandese/inglese nel remake si mostra fin da subito come molto estroversa ed invasiva, con i momenti di disagio provati dalla famiglia danese/americana che vengono presentati in rapida successione e non in un ordine disomogeneo. Emblematica in tal senso anche la scena dello “sfogo” del personaggio di Bjorn/Ben, con l’urlo che viene una volta soffocato e l’atra volta ben esposto.

Ad essere cambiato รจ perรฒ anche il rapporto di coppia della famiglia danese/americana, con il remake che mostra uno spaccato non indifferente mentre nel film originale i due risultino ben affiatati. Un affiatamento che trova forza espressiva anche in una scena in particolare, ovvero quello del coito tra Bjorn e Louise sotto le richieste d’aiuto di Agnes non accolte per prendersi una pausa dalla vita e godersi quel singolo momento. Una decisione che porterร  Karin ad introdurre, sinistramente, la bambina nel suo letto accanto ad un Patrick nudo. Questo porterร  alla rabbia di Louise che, tuttavia, le verrร  giustamente fatto notare come non sia stata disposta a soccorrere Agnes.

Nel remake, invece, tale momento di “sottrazione” arriva durante una litigata tra Ben e Louise senza le richieste di aiuto di Agnes che viene ritrovata comunque nel letto di Paddy e Ciara, ma solo perchรฉ quest’ultima ha avuto un momento di debolezza derivante dal vuoto della figlia persa. A differenza di quello originale, infatti, i bambini nel remake di Watkins rivestono un ruolo fondamentale, con tanto di caratterizzazione aggiuntiva della piccola Agnes (che non รจ “solo” una bambina in tenera etร  ma presenta anche un disturbo dello spettro autistico) e di “salvataggio” di Ant/Abel (il quale viene ritrovato senza vita in piscina nel film originale, mentre nel remake viene salvato da Ben).

Proprio quest’ultimo aiuterร  la famiglia vittima a svelare il mostruoso piano di Paddy e Ciara (nell’originale viene scoperto da Bjorn assieme alla morte del piccolo Abel), facendo cosรฌ scatenare la furia dell’intero atto conclusivo. Come accennato i finali dei due film sono diametralmente diversi: mentre in quello originale lo svelamento arriva troppo tardi per la famiglia danese, nel remake avviene quasi a metร  visione, dando vita ad una vera e propria caccia all’uomo.

Lo Speak no Evil di Tafdrup ha un finale spietato, tragico, che vede Patrick e Kiara lapidare a morte Bjorn e Louise dopo aver sottratto loro i vestiti e la stessa Agnes, alla quale viene tagliata la lingua e con la coppia criminale che puรฒ continuare indisturbata nel folle piano. Il remake di Watkins, al contrario, vede una risposta attiva da parte della famiglia americana che inizia uno scontro fisico ed a fuoco non soltanto con Paddy e Ciara, ma anche con il cuoco Mike (nel film originale il complice era il babysitter Muhjid, il quale viene presentato nel remake solo per un istante). Ben, Louise, Agnes ed anche lo stesso Ant riescono a sconfiggere i propri rapitori ed aggressori uccidendoli, potendo ora tornare a casa per ricominciare una nuova vita tutti e 4 insieme.