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Crimes of the Future: come finisce? La spiegazione del finale del film di David Cronenberg

Uno degli ultimi capolavori di David Cronenberg è Crimes of the Future del 2022: ma come finisce il film con Viggo Mortensen e qual è la spiegazione del finale?
Crimes of the Future: come finisce? La spiegazione del finale del film di David Cronenberg

Prima di realizzare il suo nuovo film The Shrouds, presentato in anteprima al Festival di Cannes 2024, David Cronenberg è tornato dietro la macchina da presa per Crimes of the Future, a otto anni di distanza dal suo Maps to the Stars. Il film, con Viggo Mortensen protagonista e con Lea Seydoux all’interno del cast, presenta numerosi elementi di grande attrattività per il pubblico, soprattutto a proposito di un’estetica molto chiara: ma come finisce Crimes of the Future? Di seguito, si indica la spiegazione del finale del film di David Cronenberg.

Come finisce Crimes of the Future? La trama completa del film di David Cronenberg

Prima di procedere con la spiegazione del finale di Crimes of the Future, è importante inquadrare innanzitutto quale sia il contesto generale del lungometraggio attraverso la sua trama completa, indicando anche come finisce il film con Viggo Mortensen protagonista. Il contesto è quello di un futuro imprecisato, in cui – a causa dell’inquinamento – l’umanità sperimenta dei cambiamenti biologici: un bambino mangia voracemente la plastica a causa di un cambiamento nel suo apparato digerente; anche il mondo culturale cambia, i rapporti sessuali non sono più contemplati e la nuova forma d’arte senza essere rappresentata da mutilazioni e corpi seviziati. In questo contesto si distinguono Saul Tenser e Caprice, coppia di fama mondiale che realizza delle opere d’arte attraverso l’estrazione di nuovi organi che si generano nell’organismo di Saul.

Quest’ultimo, a causa di una grave sindrome che gli comporta disturbi respiratori e digestivi, è costretto a vivere grazie ad una sedia-macchinario che gli permette di deglutire correttamente e di compiere qualsiasi altro movimento (tra cui anche quelli nel sonno) controllato. I due artisti fanno la conoscenza di due burocrati del National Organ Registry, un ufficio che serve a catalogare i nuovi organi, in cui lavora la giovane Timlin che sembra essere immediatamente affascinata da Saul e dal suo pensiero secondo cui “la chirurgia è il nuovo sesso”. Ma come finisce Crimes of the Future? Il corpo del bambino che era stato ucciso da sua madre, all’inizio del film, viene conservato dal padre, il quale tenta di mostrare al mondo intero il processo evolutivo che sta avvenendo nella biologia dei corpi; Saul, che che collabora in incognito con il detective Cope per smascherare tutti i “mangiatori di plastica”, una nuova setta che tenta di promuovere il cambiamento evolutivo nel mondo post-inquinamento, ammette di iniziare però a credere in quella causa.

La spiegazione del finale di Crimes of the Future

Proseguendo con la spiegazione del finale di Crimes of the Future, è possibile comprendere come finisce il film con Viggo Mortensen protagonista. Saul accetta di mostrare al mondo la nuova genetica del bambino ucciso dalla madre ma, con sgomento di lui, Caprice e del padre del bambino, gli organi del bambino sono stati sostituiti per mostrare che il suo corpo – in realtà – non ha subito alcun cambiamento. Più tardi, il detective Cope ammette che questa decisione è stata realizzata per non sconvolgere il mondo, ma Saul (complice anche la morte del padre del bambino, affinché non diffondesse la verità) sembra abbandonare definitivamente la causa.

Nella scena finale di Crimes of the Future si mostra come il corpo di Saul non riesca più ad ingerire cibo nonostante la sedia-macchinario; l’uomo, in preda al dolore, accetta allora di ingerire una barretta di plastica che gli era stata data dal padre del bambino ucciso e, mentre Caprice filma, l’uomo realizza il suo ennesimo esperimento: mangiare la plastica. Il suo spasmo doloroso si trasforma in sorriso, a dimostrazione del fatto che anche Saul ha mutato il suo assetto biologico e farà parte dei mangiatori di plastica.