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Megalopolis: l’esordio è un disastro al box office

L’esordio di Megalopolis è un gigantesco flop al botteghino mentre quello di Il Robot Selvaggio arriva al primo posto e la tenuta di Beetlejuice Beetlejuice non si arresta.
L'esordio di Megalopolis è un grande flop al box office

L’esordio di Transformers One non ha rispettato le aspettative del box office, ma se la Paramount potrebbe aver storto il naso per il primo weekend del suo titolo animato di punta, nulla è paragonabile alla cifra ridicola con cui ha esordito Megalopolis, l’ambizioso colossal di Francis Ford Coppola che quest’ultimo cercava di realizzare da 40 anni e che alla fine è riuscito ad autoprodursi soltanto grazie alla vendita della sua vigna. Allo stesso tempo la Dreamworks sembra recuperare terreno con i suoi spettatori, anche se la strada potrebbe apparire ancora lunga. A seguire tutti i titoli che sono entrati nella classifica del box office del weekend.

Il Robot Selvaggio ottiene un buon esordio al botteghino

Al primo posto Il Robot Selvaggio ha incassato 35 milioni di dollari negli Stati Uniti ed altri 9 milioni nel resto del mondo, per un totale di 53 milioni di dollari (il film era già uscito in alcuni mercati la scorsa settimana). Non solo il lungometraggio ha iniziato la sua corsa con un incasso superiore a quello di Transformers One (che nel weekend precedente ha esordito con 25 milioni), ma si tratta del terzo miglior esordio per un film d’animazione negli Stati Uniti, dietro soltanto a quello di Hotel Transylvania (che nel 2012 incassò 42 milioni di dollari nel primo weekend) e a quello di Hotel Transylvania 2 (che nel 2015 incassò 48 milioni di dollari nel primo weekend). Questo primo fine settimana potrebbe sembrare poco soddisfacente a causa del budget da 78 milioni, ma spesso il pubblico per famiglie, specialmente quando si tratta dell’animazione, è abituato a tornare in modo costante nelle settimane successive: infatti lo stesso Hotel Transylvania è costato 85 milioni di dollari, eppure ha finito la sua corsa con 148 milioni soltanto nel territorio americano. Le straordinarie critiche ed il grande passaparola del pubblico, che ha assegnato al film un punteggio A su Cinemascore, potrebbero aiutare Il Robot Selvaggio ad essere un successo. Inoltre mancano ancora otto mercati nel territorio internazionale (tra cui la Francia, l’Inghilterra e l’Italia), quindi l’incasso estero ha le potenzialità di aumentare per contribuire a far rinascere la Dreamworks anche al di fuori dei grandi franchise.

Al secondo posto Beetlejuice Beetlejuice ha ottenuto un ottimo calo del 38%, avendo incassato 16 milioni di dollari in America ed altri 13 milioni nel resto del mondo, per un totale di 373 milioni di dollari. Ormai è sicuro il superamento dei 400 milioni di dollari a fine corsa ed il sequel ha anche la possibilità di arrivare ai 450 milioni, confermando il suo successo. Attualmente Beetlejuice Beetlejuice ha superato la cifra di Dumbo (che nel 2019 incassò 353 milioni di dollari) e quella di Planet Of The Apes: Il Pianeta Delle Scimmie (che nel 2001 incassò 362 milioni di dollari), divenendo il quarto film con il maggiore incasso della carriera di Tim Burton senza contare l’inflazione. Ad aiutare il seguito del cult fantasy è anche il pubblico internazionale che ha un calo sempre minimo ad ogni weekend, segno che, nonostante non stia ottenendo lo stesso successo del mercato americano, il passaparola positivo sta funzionando. Al terzo posto Transformers One ha ottenuto un brusco calo del 62%, avendo incassato 9 milioni di dollari nel mercato americano ed altri 16 milioni in quello internazionale, per un totale di 71 milioni di dollari. Nonostante le critiche positive, il film non è riuscito ad attecchire presso il grande pubblico anche per il cambio della tecnica visiva, dato che l’animazione nei grandi franchise attira molto di meno se il brand di questi ultimi nasce dal cinema live action. Se quindi il marchio dei Transformers non può essere potente come i film precedenti, il reboot è ancora più messo alle strette dalla concorrenza di Il Robot Selvaggio che ha attirato maggiore attenzione e che è destinato a raggiungere cifre decisamente più alte. Probabilmente il film della Paramount si rifarà grazie al merchandise, ma la sola uscita cinematografica rischia di essere un flop.

Megalopolis: l'esordio è un disastro al box office

L’esordio di Megalopolis è un grande flop al box office

Al quarto posto si piazza l’esordio di Devara: Parte 1, il quale ha incassato oltre 5 milioni negli Stati Uniti. Si tratta di un risultato in linea con quello degli altri action di Bollywood sul suolo americano, genere che ormai è riuscito a guadagnarsi una nicchia interessante sul mercato. Infatti la prima parte dell’ambizioso franchise, che deve ancora uscire in India, ha già coperto quasi tutto il suo budget con la sola vendita dei diritti, la quale ha permesso al film di portarsi a casa 30 milioni di dollari. Al quinto posto Speak No Evil: Non Parlare Con Gli Sconosciuti ha ottenuto un ottimo calo del 25%, avendo incassato 4 milioni che si sono aggiunti ad un totale di 57 milioni di dollari. Grazie al suo budget da 15 milioni di dollari, il remake horror si conferma essere un grande successo, anche se il raggiungimento della cifra di Trap (che ha incassato 82 milioni di dollari) non è scontato. Al sesto posto l’esordio di Megalopolis ha incassato 4 milioni di dollari, mentre il risultato internazionale, come per molti film con la licenza della Lionsgate, non è stato rilasciato nonostante l’opera sia già uscita in ventidue mercati (compresi la Francia, la Germania e l’Inghilterra). Anche se i dati dei paesi europei non sono stati comunicati, difficilmente il lungometraggio di Francis Ford Coppola potrà salvarsi dall’essere un flop gigantesco al box office, perché il budget ammonta a 120 milioni di dollari ed il primo weekend è addirittura peggiore di quello di Borderlands (che ha esordito con 8 milioni di dollari) e soprattutto di quello di The Crow: Il Corvo (che ha esordito con 5 milioni di dollari), altri due film della Lionsgate che hanno ottenuto performance disastrose.

Purtroppo non sorprende questa pessima partenza, poiché Megalopolis è stato ritenuto invendibile da tutti i grandi distributori e per molti analisti è già un miracolo che sia arrivato al cinema. Tuttavia il flop dell’esordio deriva anche dal mancato interesse degli spettatori e per questo deve aver influito tanto il marketing: al di là dell’evidente poca chiarezza della trama presentata dalla promozione, il progetto potrebbe essere stato percepito come antipatico a causa delle polemiche generate dal trailer che ha usato critiche false per sminuire l’accoglienza divisiva al Festival di Cannes 2024, la quale non ha aiutato a vendere il film. Inoltre Francis Ford Coppola è un regista che non ha successo al botteghino dall’inizio degli anni 90 ed il nome di Adam Driver non vende automaticamente al di fuori di Star Wars (basti pensare ai flop di film come Ferrari, 65: Fuga Dalla Terra e The Last Duel). Anche i pochi spettatori che lo hanno visto non potranno aiutare, perché il punteggio su Cinemascore è una D+, cosa che decreterà un pessimo passaparola. Secondo Deadline, la Lionsgate non credeva realmente nella performance cinematografica di Megalopolis e lo ha fatto uscire nelle sale soltanto per dare una buona facciata al progetto, sperando che il film possa attirare nel suo rilascio in streaming. Anche se la Lionsgate non rischia perché sia le spese di produzione che quelle di marketing sono state versate interamente da Coppola, il flop al cinema potrebbe comunque creare problemi durante le prossime riunioni degli azionisti, dal momento che risulta essere un’altra macchia di una fila di numerosi altri disastri economici registrati nel 2024 da parte dell’azienda. Alla fine della sua corsa Megalopolis risulterà quindi essere il peggior disastro della carriera economica di Francis Ford Coppola dopo quello di Un Sogno Lungo Un Giorno che fece fallire l’American Zoetrope nel 1982.

Al settimo posto Deadpool & Wolverine ha ottenuto un calo del 30%, avendo incassato 2 milioni di dollari che si sono aggiunti ad un totale di un miliardo e 321 milioni di dollari. Probabilmente la corsa finale del cinecomic Marvel si arresterà intorno al miliardo ed i 330 milioni di dollari, riconfermandosi uno strabiliante successo. All’ottavo posto la commedia My Old Ass ha ottenuto una crescita del 705%, avendo incassato 2 milioni di dollari dopo l’aumento del numero delle sale in seguito al passaparola cresciuto dopo le proiezioni limitate inizialmente decise dagli Amazon Studios. Al nono posto Never Let Go: A Un Passo Dal Male ha ottenuto un calo del 50%, avendo incassato altri 2 milioni di dollari per un totale di 8 milioni. Con un budget da 20 milioni di dollari, l’horror si riconferma un ennesimo flop targato Lionsgate, dichiarando il 2024 come uno dei peggiori anni di sempre per la major. La top 10 viene chiusa da The Substance, il quale ha ottenuto un calo del 43%, avendo incassato quasi 2 milioni di dollari per un totale di 10 milioni di dollari in tutto il mondo. Anche in questo caso si tratterrà dell’ennesimo flop horror a causa di un budget che sfiora sempre i 20 milioni, nonostante questa volta il titolo appartenga a MUBI. Fuori dalla classifica si segnala che Am I Racist ? ha incassato un altro milione di dollari, permettendo al film di arrivare a 11 milioni di dollari, risultando uno dei titoli indipendenti più remunerativi dell’anno grazie al budget da 3 milioni.

Megalopolis è un grande flop al box office

Vermiglio cresce al box office italiano

Al primo posto del box office italiano rimane in testa Cattivissimo Me 4, il quale ha ottenuto un ulteriore ottimo calo del 43%, avendo incassato 429.238 euro che si sono aggiunti ad un totale di 16 milioni e 795.572 euro. Al secondo posto Vermiglio ha ottenuto un aumento del 193%, avendo incassato euro 397.973 euro nel suo secondo weekend, i quali si sono aggiunti ad un totale di 606.258 euro. Non solo l’opera di Maura Delpero ha giovato dell’aumento delle sale (il cui numero è salito a 90) grazie all’uscita a scaglioni strategica decisa dalla Lucky Red, ma l’appeal è cresciuto perché il lungometraggio è stato scelto per essere il rappresentante italiano agli Oscar per il miglior film straniero. Di conseguenza il passaparola generato da questo weekend sarà determinante per capire il reale successo del film al botteghino nostrano, soprattutto perché si tratta di un lungometraggio poco commerciale poiché è girato in dialetto e presenta molte scene con lunghi silenzi. Di certo l’inizio è molto promettente e potrebbe garantire una grande tenuta, ma è ancora presto per sperare che si superi almeno i 2 milioni di euro. Al terzo posto Beetlejuice Beetlejuice ha ottenuto un calo del 46%, avendo incassato 370.985 euro che si sono aggiunti ad un totale di 4 milioni e 778.763 euro. Sicuramente nel prossimo fine settimana superererà i 5 milioni di euro, confermando il risultato soddisfacente per il sequel di Tim Burton. Al quarto posto si piazza l’esordio di Transformers One, avendo incassato 346.329 euro che, sommati alle anteprime della scorsa settimana, si sono aggiunti ad un totale di 507.533 euro. Purtroppo si tratta di un esordio decisamente basso per il franchise, dal momento che è inferiore persino a quello di Transformers: Il Risveglio (che nel 2023, senza anteprime, ha incassato 936.591 euro nel suo primo weekend). Probabilmente, salvo una grande tenuta, il film d’animazione terminerà la sua corsa sotto i 2 milioni di euro, dimostrandosi un flop.

Al quinto posto Il Tempo Che Ci Vuole ha esordito con 294.650 euro. Per quanto il risultato sia superiore rispetto ad altri drammi italiani, si tratterà dell’ennesimo risultato magro per un film italiano e probabilmente chiuderà sotto il milione di euro. Al sesto posto Never Let Go: A Un Passo Dal Male ha esordito con 250.745 euro, un risultato più incoraggiante rispetto agli horror del 2024, ma che rimane comunque molto basso. Al settimo posto l’esordio di Ricomincio Da Taac ha incassato 194.244 euro che, sommati alle anteprime della scorsa settimana, si sono aggiunti ad un totale di 328.525 euro. Anche il Milanese Imbruttito si dimostra quindi essere una delle nuove leve che non riesce a far trionfare il genere comico italiano al botteghino. All’ottavo posto Speak No Evil: Non Parlare Con Gli Sconosciuti ha ottenuto un calo del 54%, avendo incassato 164.009 euro che si sono aggiunti ad un totale di un milione e 285.021 euro, un risultato sempre basso ma che comunque sembra oro colato rispetto alla media disastrosa che gli horror hanno ottenuto nel nostro paese quest’anno. Al nono posto La Misura Del Dubbio ha ottenuto un calo del 17%, avendo incassato 129.689 euro che si sono aggiunte ad un totale di 328.753 euro. La top 10 viene chiusa dalle anteprime di Il Robot Selvaggio, le quali hanno incassato 128.901 euro. Il risultato delle anteprime non è incoraggiante se si pensa che quelle di Transformers One erano superiori (fecero infatti 160.540 euro), ma ciò non esclude che il film possa comunque ottenere un ottimo passaparola che gli faccia permettere una buona tenuta.

Al di fuori della classifica, si segnala che il documentario Inter: Due Stelle Sul Cuore ha terminato la sua corsa con un milione e 86.685 euro, confermando l’ottimo risultato per un film evento dedicato ad una squadra calcistica. Deadpool & Wolverine ha raggiunto la cifra di 18 milioni e 43.078 euro, avendo superato il risultato di The Avengers (che nel 2012 incassò 18 milioni e 12.859 euro) e divenendo il quarto maggior incasso italiano di sempre per il Marvel Cinematic Universe. Il cinecomic infatti è dietro soltanto ad Avengers: Infinity War (che nel 2018 incassò 18 milioni e 781.005 euro), Spider-Man: No Way Home (che nel 2021 incassò 24 milioni e 938.406 euro) e Avengers: Endgame (che nel 2019 incassò 30 milioni e 282.699 euro). Se si considera altri lungometraggi supereroistici insieme all’MCU, Deadpool & Wolverine è divenuto l’ottavo cinecomic con il maggior incasso italiano di sempre al box office (alla classifica infatti vanno aggiunti la trilogia di Spider-Man di Sam Raimi e Joker). Inoltre va segnalato che le anteprime di Parthenope hanno raggiunto 98.561 euro di incassi, un risultato straordinario se si pensa che il film è stato distribuito in sole 14 sale con un unico spettacolo (o al massimo due) all’orario di mezzanotte, cosa che fa presagire che il film di Paolo Sorrentino possa essere uno dei successi cinematografici della stagione. Infine va segnalato che PAPmusic: Animation For Fashion ha esordito con 6.728 euro, divenendo il film d’animazione italiano con il peggior primo weekend di sempre. Il risultato è ancora più impietoso se si pensa che nel primo giorno ha esordito al trentesimo posto con un incasso di 1.057 euro in oltre 100 cinema.