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The Evilry: Faye Dunaway nel cast del film di Alexander Garcia

La leggendaria Faye Dunaway entra ufficialmente nel cast di The Evilry, il nuovo film di Alexander Garcia. Ma di cosa parlerà?
Faye Dunaway nel cast del nuovo film di Alexander Garcia, The Evilry

La leggendaria Faye Dunaway, protagonista di capolavori come Gangster Story di Arthur Penn, Chinatown di Roman Polanski, I Tre Giorni del Condor di di Sydney Pollack e Quinto Potere di Sidney Lumet – con il quale vinse un premio Oscar come miglior attrice nel 1977 – è pronta a tornare alla ribalta: l’attrice statunitense sarà infatti protagonista di The Evilry, indie horror diretto da Alexander Garcia. Ma cosa sappiamo di questo nuovo progetto?

Il cast di The Evilry, il nuovo film di Alexander Garcia

Del nuovo film indie horror diretto da Alexander Garcia si sa ancora molto poco, se non il fatto che pare si tratti di un coming of age incentrato su un parente in visita che porta con sé un oscuro segreto. Oltre a questo piccolo estratto di trama, sappiamo però quale sarà il suo cast che, oltre a Faye Dunaway, verrà composto da Billy Zane, Brec Bassinger, Elena Kampouris, Dylan Walsh, Tony Pierce, Evan Ross, Marissa Reyes e Teri Polo.

Alexander Garcia e la sua Multi-Valence produrranno il film insieme a Allegheny Image Factory, Callosum Studios, AMAC Placement e ZaZa Rev Motion Pictures. Le riprese del film avranno inizio tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre.

Faye Dunaway e il bipolarismo: le parole dell’attrice e come ciò ha influenzato la sua carriera

Quello di The Evilry si prospetta dunque come un progetto interessante, ma indubbiamente ad accentrare l’attenzione mediatica mondiale è lei, Faye Dunaway, vista recentemente in L’uomo che Disegnò Dio di Franco Nero e tornata al centro della conversazione grazie al documentario Faye, presentato in anteprima al Festival di Cannes. L’attrice statunitense ha però parlato pubblicamente del bipolarismo che la affligge e di come ciò vada a condizionare il suo lavoro e la sua quotidianità. A seguire, le parole dell’attrice nata a Bascom al riguardo:

“La mania a cui attingiamo, e la tristezza, naturalmente… non so come funzioni esattamente, ma capisco che ho bisogno di tutto questo per usarlo nel mio mestiere. È stato difficile, ovviamente, come persona, perché è un qualcosa che ho dovuto affrontare, superare e capire. È qualcosa che fa parte di ciò che sono, e che ora posso capire e affrontare molto di più”.