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Nope: l’ambizioso horror di Jordan Peele 

La recensione di Nope

Nope” è il titolo del nuovo film scritto, diretto e co-prodotto da Jordan Peele, nato come comico e attore che nel 2017 ha deciso di passare dietro la macchina da presa realizzando il suo primo film “Scappa – Get Out”, aggiudicandosi l’Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Un’esordio vincente e scoppiettante per un regista alle prime armi. Nel 2019 realizza il suo secondo lungometraggio “Noi”, un altro horror atipico proprio come il film precedente. Due titoli che giocano sul dar vita ad una sorta di via di mezzo tra il contemporaneo e il classico, un processo che si sposta e si muove tra i generi toccando l’horror, il thriller, la commedia e spesso il sovrannaturale. Non mancano elementi culturali forti, soprattutto legati alle radici della cultura del cineasta. Una serie di fattori che Jordan Peele ha fatto suoi plasmando in poco tempo un suo stile unico ed inconfondibile. Un’impronta ben visibile anche in questo suo nuovo progetto che racconta la storia dei fratelli OJ e Emerald Haywood (Daniel Kaluuya e Keke Palmer), i quali ereditano il ranch di famiglia dopo la morte del padre. OJ tenta di mantenere a galla l’attività, mentre sua sorella Em cerca di ottenere fama e fortuna ad Hollywood. Nelle vicinanze c’è, però, anche un altro ranch di proprietà di Ricky “Jupe” Park (Steven Yeun), il quale ha dato vita ad un villaggio turistico in stile far-west: “Jupiter’s Claim”. La tranquillità e la routine delle due famiglie viene, però, stravolta quando rimangono testimoni di una serie di eventi inspiegabili e parecchio inquietati. Una trama semplice, ma allo stesso tempo criptica. Elemento su cui il regista si muove e ci costruisce l’intero arco narrativo: crea un background di ogni singolo personaggio, attraverso anche la suddivisione in capitoli, riesce a costruire delle ottime interazioni tra di loro portando in scena sul grande schermo dei protagonisti “umani”, catapultati all’interno di atmosfere e di un qualcosa di più celato, almeno inizialmente, ma anche più grande di loro. 

“Ci serve il video!” - “che video?” - “il video, quello che ci fa ricchi, innegabile, singolare… il video per Oprah!”

Jordan Peele riesce nell’intento di dare forma e vita ad un prodotto dalla natura selvaggia. “Nope” rappresenta il suo progetto più ambizioso e fuori dagli schemi classici, ma perfettamente in linea con la sua particolare ed unica visione cinematografica ed umana. Non mancano riferimenti a temi cardine del suo cinema quali il razzismo, le differenze sociali e la famiglia. Quest’ultimo viene portato in scena dai due fratelli, due personalità diverse ed agli antipodi, ma che sono costretti a venirsi incontro per dover affrontare qualcosa di più grande di loro, qualcosa di apparentemente incomprensibile ed inimmaginabile. Una formula che permette al regista di creare dei prodotti riconoscibili sia per i più cinefili sia per il pubblico generalista. Gli incassi negli States e le possibili previsioni per quando il film sbarcherà anche negli altri paesi parlano da soli: tra i film di genere horror Peele è l’unico che in questo momento riesce a creare un prodotto capace di attirare diverse fasce di pubblico riscuotendo dei grandi successi al botteghino. Ovviamente non si tratta di classici dell’orrore, ma all’interno dei suoi film si vede fin da subito l’amore per i capolavori di questo genere e per la settima arte. Non mancano le influenze, citate spesso dallo stesso autore, ma il regista, per il momento, è sempre riuscito a farle proprie restituendo uno sguardo unico e di forte impatto. 

Insomma con questo “Nope” Jordan Peele porta in scena un terzo film realizzato sulla falsariga dei precedenti, riuscendo a dar vita a quel mix perfetto che si muove tra horror e commedia, ma senza portare un genere a sovrastare l’altro e viceversa. C’è un ottimo equilibrio che a sua volta mostra quanto il cineasta abbia curato nei minimi dettagli quasi ogni singolo attimo e momento della narrazione. Il risultato è un prodotto di grande fattura realizzato da un giovane autore capace di dare la sua impronta ed il suo sguardo nonostante sia solo al suo terzo film dietro la macchina da presa. Un impatto incredibile anche a livello culturale per quanto riguarda il mondo della settima arte, un mercato sempre più saturo di prodotti che puntano alla quantità piuttosto che alla qualità. Non è questo il caso, Peele, nonostante il suo passato e presente anche in veste di attore, è riuscito a mostrare a pubblico e critica che si può realizzare un prodotto allo stesso tempo moderno e contemporaneo, ma anche qualitativamente di altissimo livello. Un film che gioca su una storia semplice, ma ricca di risvolti e possibili teorie che portano lo spettatore a rimenare attivo durante tutta la visione. Non mancano momenti e riflessioni più complesse, ma è proprio lì che il regista “gioca” con il suo pubblico dando la possibilità di immaginare che cosa potrebbe accadere da un momento all’altro. Una formula vincente, già vista ed utilizzata nei precedenti “Scappa – Get Out” e “Noi”, che qui viene riproposta risultando vincente ancora una volta. “Nope” è già disponibile oltreoceano, mentre per il pubblico italiano tocca aspettare ancora un po’ perché sbarcherà nelle sale solamente l’11 Agosto 2022, un’attesa che sarà ripagata dal miglior titolo in uscita di questa calda estate. 

Voto:
4.5/5
Andrea Barone
4.5/5
Christian D'Avanzo
4.5/5
Carlo Iarossi
0/5
Paolo Innocenti
4/5
Carmine Marzano
4/5
Alessio Minorenti
4.5/5
Paola Perri
0/5
Giovanni Urgnani
0/5
0,0
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Data di rilascio:
Regia:
Cast:
Genere:

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