Articolo pubblicato il 24 Dicembre 2024 da Bruno Santini
24º lungometraggio Pixar, Luca rappresenta l’esordio dietro la macchina da presa di Enrico Casarosa, regista e storyboard artist che ha deciso di realizzare un film che omaggia la cultura italiana in numerose scelte, sia per quanto riguarda i dettagli presenti nel film, sia per quel che concerne ambientazioni e riferimenti di vario genere. Il cinema italiano, così come la letteratura e l’arte del nostro paese, vengono dunque declinati in varie formule, talvolta più immediate, in altri casi maggiormente critiche: ma quali sono le ambientazioni italiane di Luca, quali gli easter egg e i riferimenti alla cultura italiana?
Quali sono le ambientazioni italiane del film Luca e Portorosso esiste davvero?
Prima di procedere con tutti quei grandi riferimenti alla cultura italiana presenti in Luca, è importante sottolineare innanzitutto un aspetto: quali sono le ambientazioni italiane del lungometraggio in questione? Chi vede il film per la prima volta potrà sicuramente notare che le strade, i tetti in tegole, il mare e tanti altri aspetti sembrano richiamare una tradizione urbanistica del nostro paese, ma esiste davvero la città di Portorosso e qual è l’ambientazione cui il film si è basato? Sia Casarosa che la Pixar hanno deciso di realizzare diversi scatti e viaggi esplorativi nella riviera ligure, ma la città che maggiormente costituisce la base dell’ambientazione del film Luca è Vernazza, una delle località delle cinque terre. Non solo, dal momento che anche una leggenda locale, basata sul polpo di Tellaro, è presente all’interno del film, prendendo forma attraverso i mostri marini presenti nelle lungometraggio.
Tutti gli easter egg e i riferimenti alla cultura italiana di Luca
Come detto, Enrico Casarosa ha concepito la realizzazione di Luca pensando al cinema italiano e, in particolar modo, a quello di Federico Fellini che viene omaggiato in numerose occasioni all’interno del film. Innanzitutto, a proposito di Fellini, questi viene richiamato attraverso l’inquadratura finale del film che vede Luca guardare Alberto che corre dalla finestra del treno: trattasi di un easter egg che si riferisce immediatamente a I vitelloni, in cui anche il design del treno è molto simile. Altro celebre capolavoro italiano che viene omaggiato è Pinocchio di Carlo Collodi, il cui libro è presente nella cameretta di Giulia.
A proposito di film italiani e di cultura che viene richiamata attraverso alcuni easter egg all’interno del film, sulla vespa di Alberto si è può notare uno sticker di Mastroianni, presente anche sul televisore che si può notare quando Luca e Giulia camminano sui tetti di Portorosso: in quel caso, lo schermo proietta un frame de I soliti ignoti. I riferimenti non terminano considerando che, in effetti, la madre di Luca è doppiata proprio da Chiara Mastroianni in Francia. Ovviamente, la cultura italiana viene richiamata anche attraverso altri elementi, come il gatto Machiavelli, il cognome Marcovaldo che rimanda ad un libro di Calvino e i vicoli, che omaggiano alcuni degli emblemi della cultura italiana sia letteraria che cinematografica, come De Sica e Calvino stesso. Infine, il nemico del film si chiama Ercole Visconti, con un riferimento a Luchino Visconti, mentre la barca presente nel prologo del film prende il nome di Gelsomina, così come il personaggio interpretato da Giulietta Masina in La strada.