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She-Hulk 1×01: un inizio fumettistico

She-Hulk una rabbia normale

Finalmente è approdato su Disney Plus il primo episodio di “She-Hulk: Attorney At Law“, nuova serie ambientata nel Marvel Cinematic Universe che vede come protagonista l’avvocato Jennifer Walters la quale, a seguito di un incidente, è costretta a trasformarsi in una versione verde gigante di sé stessa come suo cugino Bruce Banner, ma, a differenza del celebre scienziato, lei non ha intenzione di intraprendere la carriera di supereroina.

 

A differenza delle opere Marvel precedenti, la struttura narrativa decide di raccontare completamente le origini del personaggio in una maniera più che veloce: in soli 30 minuti noi conosciamo il modo in cui Jennifer è diventata She-Hulk, come è riuscita ad ottenere l’esatto controllo di tutti i suoi poteri ed il modo in cui deciderà di usarli, a prescindere da ciò che il fato deciderà nelle storie successive. Questo tipo di narrazione riprende diverse storie a fumetti degli anni 60, in cui l’origine viene raccontata nelle prime 10 pagine e poi i restanti albi vanno direttamente al modo in cui il protagonista cercherà di adattarsi alle vicende umane e supereroistiche.

 

Non per questo la cosa risulta approssimata, anzi, i dialoghi tra Jennifer e Bruce sono un continuo confronto tra le loro esperienze riguardanti la prima trasformazione e permettono subito di far capire allo spettatore la diversità della protagonista rispetto al gigante verde, le sue caratteristiche principali per quanto riguarda i poteri e la sua reazione ad un peso di questo genere. Un lato particolarmente interessante è il controllo della rabbia di Jennifer, qui messo a paragone con la sua difficoltà di riuscire a non perdere le staffe in un posto di lavoro dove tutti la guardano dall’alto verso in basso in quanto donna. Infatti è stata molto intelligente la scelta di far trasformare per la prima volta She-Hulk a causa di molestie ricevute da un gruppo di uomini.

 

 

Questa voglia di riscatto da parte di Jennifer sembra voler rigettare la sua natura supereroistica, poiché la puntata ci mostra lei che non vuole rinunciare ad avere una vita normale e rifiuta i consigli di poter accettare gli equilibri proposti da Bruce Banner. La natura femminile e l’accettazione della sua nuova io ottiene quindi un’ottima presentazione e bisogna vedere il modo in cui verrà sviluppata. Interessante anche alcuni riferimenti alla sessualità nei dialoghi, cosa abbastanza audace per un prodotto rivolto al grande pubblico che potrebbe portare ad un nuovo punto di vista per quanto riguarda l’emancipazione femminile nel Marvel Cinematic Universe (escludendo le ex serie Netflix).

 

Parlando invece della struttura narrativa, è divertente la rottura della quarta parete della protagonista, la quale è diversa da quella di Deadpool: a differenza del mercenario chiacchierone che cita persino le case di produzione, Jennifer parla al pubblico solo quando deve far riaffiorare i ricordi parlare delle sue sensazioni, come se stesse semplicemente pensando a voce alta. Tatiana Maslany nel ruolo di Jennifer è una scelta di casting perfetta ed anche gli effetti visivi sono convincenti ed altamente migliorati rispetto alla cgi presentata nei trailer. In conclusione, la prima puntata di “She-Hulk” presenta la serie come una commedia fantascientifica che riesce ad intrattenere senza rinunciare a mostrare lati intimi dei personaggi. La prossima settimana scopriremo se l’evoluzione potrà proseguire attraverso una luce interessante.

 

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