Articolo pubblicato il 10 Gennaio 2025 da Arianna Casaburi
Tra i titoli più attesi del 2025, distribuito nelle sale italiane proprio al principio del nuovo anno dal 1° gennaio, Nosferatu è il remake del 2024 di Robert Eggers dell’omonimo film horror espressionista del regista F. W. Murnau del 1922 con protagonista il mostruoso e perturbante personaggio del Conte Orlok (di cui si propongono tutte le differenze tra i due film). Il leggendario vampiro è stato oggetto di vari adattamenti e riscritture, alcune più fedeli all’originale altre che hanno preso spunto per riportare in auge la figura, sia in ambito letterario che cinematografico. Quella portata sul grande schermo da Robert Eggers getta le sue basi proprio partendo dal Nosferatu di F. W. Murnau del 1922, per poi attingere da altri titoli quali Nosferatu – Il principe della notte di Herzog del 1979 o ancora dallo stesso romanzo originale Dracula dello scrittore irlandese Bram Stoker del 1897. Che sia Dracula o Conte Orlok, un altro dei nomi che sentiamo pronunciare all’interno dei film è appunto Nosferatu da cui viene ripreso il titolo dei film citati. Seguono tutti i nomi del vampiro nella storia del cinema, cosa significa Nosferatu e perché si chiama così il Conte Orlok/Dracula.
Nosferatu: tutti i nomi del vampiro nella storia del cinema
Prima di passare alla spiegazione del significato di Nosferatu, perché si chiama così e cosa significa, occorre riportare tutti i nomi del vampiro Nosferatu nella storia del cinema per ripercorrere la storia dell’evoluzione del suo personaggio nei vari adattamenti cinematografici e non (qui tutti i film sul vampiro). Primo fra tutti compare il nome del leggendario Vlad III, figura storica in quanto principe di Valacchia, da cui lo scrittore irlandese Bram Stoker si è ispirato per il suo romanzo ritenuto tra i fondatori del genere gotico Dracula del 1897, con protagonista per l’appunto il Conte Dracula. Tra i primi a comparire su pellicola è invece il vampiro Conte Orlok realizzato dal regista tedesco F. W. Murnau nel suo Nosferatu – Il vampiro del 1922, seguito poi dal remake Nosferatu – Il principe della notte di Herzog del 1979 interpretato da uno straordinario Klaus Kinski in cui però il vampiro torna a riprendere il nome originario del romanzo di Stoker, il Conte Dracula, così come il resto dei personaggi rappresentati. Tra gli innumerevoli vampiri che attingono alla tradizione del temibile principe delle ombre e delle tenebre, ricordiamo anche il più moderno in ambito seriale seppur ambientato nell’epoca di sua appartenenza della serie TV Penny Dreadful (2014-2016). Infine nel Nosferatu di Robert Eggers del 2024, il vampiro riprende le sembianze del Conte Orlok del suo omonimo realizzato da Murnau, ma con un look tutto rinnovato, di cui si propongono anche tutte le differenze tra il Nosferatu di Eggers e il personaggio di Dracula.
Cosa significa Nosferatu: perché si chiama così? Il significato del nome del Conte Orlok
Dopo aver visto tutti i nomi del vampiro, passiamo ora al significato del nome di Nosferatu, perché si chiama così. Si sa che per il regista Robert Eggers grande interesse della sua produzione filmografica è quello di portare al centro delle sue opere una riscoperta del folklore e delle culture sommerse del passato e non. Infatti, oltre all’ampio ventaglio di remake basati sulla figura del vampiro principe delle tenebre, Nosferatu affonderebbe le sue radici proprio nel folklore dell’Europa dell’Est, come descritto dallo stesso Bram Stoker nel suo romanzo Dracula, che per dare carne e ossa al suo personaggio ha studiato e fatto ricerche su testi della scrittrice Emily Girard, esperta delle tradizioni locali, da cui scoprì l’origine del termine “nosferatu” derivante dalla lingua romena con significato di “vampiro” o generalmente “essere non morto”.
Da un punto di vista strettamente etimologico, il nome “nosferatu” richiamerebbe la parola greca “nosophoros”, ossia “portatore di pestilenza” così come l’arrivo del Conte Dracula in città coincide in Dracula di Bram Stoker allo scoppio di una peste, o ancora rappresentato su schermo nel Nosferatu di F. W. Murnau e di Eggers. Inoltre, la presenza della vocale -u al termine della parola segnala la discendenza dal romeno, tipico suffisso della lingua riconoscibile nei termini che derivano dal ceppo unico qui impiegata con uso posticcio. Per quanto riguarda invece la comparsa del nome Conte Orlok, si tratta di un nome proprio dato per la prima volta dallo stesso Murnau per il suo Nosferatu, specificatamente Graf Orlok, ispirato alla figura di Dracula di Bram Stoker, in cui il cognome “Orlok” sarebbe foneticamente associabile alla parola ungherese “ordog” che significa “diavolo“.