Dog Man: il nuovo film d’animazione targato DreamWorks riesce a stupire?

Dog Man è un film d’animazione del 2025 targato DreamWorks, basato sull’omonima graphic novel di Dav Pilkey, qui anche sceneggiatore. Pur essendo un film indirizzato soprattutto ai bambini, risulta comunque un’opera matura?
Recensione film DreamWorks Dog Man

Articolo pubblicato il 6 Febbraio 2025 da Christian D’Avanzo

Nelle sale cinematografiche italiane è stato distribuito, a partire da giovedì 30 gennaio 2025, un nuovo prodotto per bambini targato DreamWorks. Si tratta di Dog Man (2025), film d’animazione diretto da Peter Hastings e adattamento dell’omonima graphic novel ideata da Dav Pilkey, il cui nome compare in quanto sceneggiatore di questa bizzarra trasposizione animata. C’è già un precedente per ciò che concerne la collaborazione tra DreamWorks Animation e il fumettista David Pilkey: Capitan Mutanda, film d’animazione del 2017 che ha riscosso un discretissimo successo al botteghino. Anche Hastings-Pilkey è un duo che si ripete, poiché entrambi hanno lavorato alla serie televisiva intitolata Le epiche avventure di Capitan Mutanda, distribuita sulla piattaforma di Netflix tra il 2018 e il 2020. Non mancano i nomi illustri tra i doppiatori, e infatti non si possono non citare l’attore e comico americano Pete Davidson (Gino il Gatto) ed il comico e attore britannico Ricky Gervais (Flippy il Pesce). Approfondendo il contenuto del film, possiamo affermare che Dog Man si limita ad essere un buon prodotto per bambini, oppure tenta di offrire un qualcosa d’altro per un target più adulto? Di seguito, la recensione del nuovo lungometraggio DreamWorks.

Dog Man (2025) può stupire sia grandi che piccini?

Già con il precedente Capitan Mutanda si aveva avuto un esempio di come il mondo fumettistico di Pilkey sia genuinamente ludico e altrettanto frenetico, con sprazzi di comicità irresistibile, soprattutto agli occhi degli adulti. Con Dog Man si ha, nel bene e nel “male”, con pregi e difetti, un’estensione di quanto visto in passato, con la coppia formata da Hastings (regista) e, per l’appunto, Pilkey (sceneggiatore) che in occasione del nuovo film DreamWorks si è dimostrata, in un certo senso, fuori controllo. Il nuovo prodotto per bambini naviga tra temi fondamentali da trattare e proporre nel periodo infantile, come l’amicizia, il modo in cui si affrontano i cambiamenti e il malleabile, delicato ruolo delle figure genitoriali. Lo sviluppo di ciascuno di sopracitati aspetti è tenero, quasi ingenuo, ma in fondo è proprio per questo che un prodotto come Dog Man riesce a stupire i bambini offrendo loro una visione del mondo, dei suggerimenti che fungano da aiuto per orientarsi nella realtà. Commedia e fantasy sono i generi perfetti da questo punto di vista, dato che entrambi si sposano alla grande con l’enunciazione di tematiche infantili e contemporaneamente universali, e infatti lo scenario visivo qui elaborato rende giustizia sia al contenuto del film che al suo approccio estetico-ludico.

La scelta di mescolare la CGI e la bidimensionalità delle animazioni con dei personaggi che sembrano usciti direttamente dal mondo dei LEGO – e quindi animati in stop motion -, tant’è che sono “scattosi” nei movimenti e sono più piccoli rispetto al paesaggio, è una carta che gioca a favore dell’atmosfera creata in Dog Man. Il nuovo lavoro della DreamWorks Animation si rifà ai recenti lavori osservati negli Spider-Man della Sony, e anche ai suoi stessi prodotti – Il Gatto con gli Stivali 2; Troppo Cattivi; Il Robot Selvaggio -, però incorpora quella vena surreale e anarchica che tanto sa di libertà, e che ogni tanto fa bene sia ai più piccini che agli adulti “accompagnatori”. Infatti, lo stile estetico propone un paradosso piacevole anche con l’illuminazione fotorealistica, specie se si tiene conto di star guardando un film basato su una narrazione frenetica (che presenti molteplici paradossi) e una componente verbale a tratti incontenibili. Siamo ormai abituati, nell’epoca del postmoderno, a consumare prodotto audiovisivi (non solo) in costante dialogo intertestuale e ipertestuale, con tanto di contrasti altisonanti, e Dog Man si cala idealmente nella contemporaneità: battute continue; ammiccamento alla quarta parete; gag da commedie slapstick; ironia costante; addirittura una vena di malinconia.

La recensione di Dog Man: il risultato del nuovo film DreamWorks, tra pregi e difetti, è efficace

Tirando le somme, il nuovo film della DreamWorks riesce a catturare subito l’attenzione degli adulti attraverso un uso intelligentissimo della comicità e, soprattutto, dell’autoironia. I più piccoli non possono far a meno di empatizzare con i personaggi presentati sin dalla prima scena, poiché sia l’ambiente circostante che i loro movimenti risultano visivamente accattivanti, e per le ragioni fin qui esplicitate. Le tematiche sono ben sviluppate, così come dovrebbe essere in ogni film indirizzato ad un target infantile, senza particolari note di originalità, ma con un entusiasmo di fondo davvero coinvolgente.

Peccato, invece, che il ritmo forsennato alla lunga possa stancare gli adulti, insieme alla ripetizione di alcune gag, facendo sì che si finisca la visione un po’ provati, forse addirittura perdendo l’attenzione progressivamente. Nel finale c’è persino spazio per parodizzare i kaiju movie, con un’impronta più demenziale di quella maggiormente sfrenata e ludica vista nel Frankenweenie di Tim Burton. Dog Man, dunque, è un film d’animazione assolutamente godibile la cui natura libera e fantasiosa può tuttavia affaticare i più grandi sul lungo termine. Non si tratta di un prodotto maturo o che spicca per la sua “profondità”, eppure si lascia guardare – e ricordare – per la sua efficacia nel veicolare messaggi positivi attraverso un infantilismo spesso sottovalutato, qualche volta persino rinnegato.

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Dog Man DreamWorks (2025) locandina recensione
Dog Man
Dog Man

Dog Man è il nuovo film della DreamWorks dove, partendo da un incredibile presupposto per cui la testa di un cane e il corpo di un uomo si fondono, vengono esplorate tematiche infantili e universali con un approccio creativo, libero e coinvolgente.

Voto del redattore:

6.5 / 10

Data di rilascio:

30/01/2025

Regia:

Peter Hastings

Cast:
Genere:

Commedia, fantasy

PRO

La comicità e l’autoironia
Lo stile visivo, tra diverse tecniche d’animazione e un’illuminazione fotorealistica che generano un piacevole contrasto
Vige una genuina libertà nello sviluppo di tematiche infantili e universali
Alcune gag ripetitive e un ritmo forsennato possono, alla lunga, stancare