Articolo pubblicato il 16 Marzo 2025 da Andrea Boggione
Con l’avvento della prima gara del Campionato Mondiale di Formula 1 a Melbourne, Australia, più precisamente nel noto circuito di Albert Park, nelle scorse settimana è stata rilasciata la tanto attesa nuova stagione di “Formula 1: Drive to Survive”, docu-serie che racconta e mostra aneddoti e il dietro le quinte della precedente annata della famosa competizione sportiva. Un campionato, quello del 2024, ricco di sorprese e stravolgimenti di fronte, sopratutto dal punto di vista del campionato costruttori, la classifica che determina la miglior scuderia della Formula 1. Ma quali sono stati i colpi di scena e chi ha trionfato nella passata stagione?
Quali sono stati gli avvenimenti più importanti della nuova stagione di “Drive to Survive”?
Il primo grande colpo di scena è legato alla decisione storica quanto sconvolgente di Sir Lewis Hamilton che, dopo ben 11 anni alla Mercedes, ha deciso di passare alla Ferrari. Un passaggio di scuderia che smuove, ancor prima dell’inizio della stagione, l’intero paddock e il futuro di diversi altri piloti, a partire da Carlos Sainz. Lo spagnolo è ora senza sedile per l’annata 2025 e dovrà garantirsi la sua permanenza in Formula 1. Di conseguenza, in base alla firma del pilota oramai ex-Ferrari, si muoveranno anche tutti gli altri, senza contare che grandi cambiamenti e stravolgimenti colpiranno lungo il campionato anche tutte le altre scuderie: l’Aston Martin, la Williams, l’Alpine, la Haas, la Racing Bulls, la Sauber e, infine, anche la Red Bull, oltre alle precedentemente citate Mercedes e Ferrari.
L’unica squadra che non ha subito reali e significativi cambiamenti è la McLaren, almeno dal punto di vista strutturale, poiché, invece, dal lato tecnico la scuderia con sede a Woking stupisce gran parte del pubblico con un’annata che ha dell’incredibile: dalla prima vittoria di Lando Norris, non solo con la sua monoposto, ma proprio in Formula 1, al Gran Premio di Miami, alla prima vittoria anche di Oscar Piastri al Gran Premio d’Ungheria, dopo una gara non priva di polemiche, sopratutto interne alla scuderia. Una serie di errori e cattive strategie hanno portato la scuderia inglese a non lottare realmente per il campionato piloti, non supportando abbastanza Norris, ma per via di due monoposto eccezionali sono riusciti a porre fine al dominio Red Bull aggiudicandosi il tanto agognato campionato costruttori.

Il caso Horner e quanto accaduto anche fuori dal paddock
Tra la varie vicende extra-gare, ovvero che è avvenuto al di fuori del paddock, c’è il clamoroso “Caso Horner”: una vicenda che scuote le fondamenta della F1, ma sopratutto della scuderia Red Bull, visto che Christian Horner è il team manager della squadra ed è stato accusato di molestie da parte di una dipendente della scuderia. Un episodio che ha segnato la prima parte di stagione del campionato e della Red Bull, nonostante qualche vittoria schiacciante da parte di Max Verstappen, per un caso che percorso diverse tappe, tra sentenze, nuove accuse, l’assoluzione e la riapertura nel 2025 dell’accusa. La bomba mediatica scoppia a febbraio quando cominciano delle indagine interne nella scuderia riguardanti in prima persona lo stesso ChristianHorner per “comportamenti inappropriati” pubblicati dal quotidiano De Telegraaf.
Dopo un’incontro sempre interno che si è svolto a Londra il team preferisce tacere sull’argomento, visto anche il susseguirsi di eventi per la Red Bull: dalla prima presentazione della nuova macchina ai primi test. Prima del Gran Premio del Bahrein la situazione sembra sempre più serena e Horner viene scagionato da ogni accusa così da riprendere appieno il suo ruolo. Una storia che, però, pare non essere realmente arrivata ad una conclusione perché i primi di marzo del 2025 la dipendente ha deciso di denunciare il team principal della scuderia austriaca anche al Tribunale del Lavoro, ma la prima udienza non arriverà prima del 2026, quindi l’intera vicenda ad oggi sembra ancora molto lontana dalla parola fine, chissà se tutto questo influirà ancora sul percorso della Red Bull anche durante la stagione.

Un campionato variegato e con piloti differenti sul podio
Fin dalla prima stagione “Drive to Survive” mostra quel lato inedito del campionato mondiale di Formula 1, ma se nel corso delle precedenti stagioni la vittoria del titoli piloti e costruttori era abbastanza scontato, nel 2024 la stagione è stata ben diversa. Attraverso le telecamere Netflix, la serie esplora passo dopo passo l’intero campionato, mostrando riprese particolari, come quelle all’interno degli abitacoli, alcune conversazioni “private”, la situazione dentro e fuori dal paddock. Grazie alle interviste ai protagonisti dello show sportivo, dai team principal ai piloti, passando per leggende e opinionisti della F1, la serie offre uno sguardo ineguagliabile ed esclusivo. Una dinamica ancora più interessante se una stagione si presenta inizialmente come monotematica, ma quasi improvvisamente si trasforma in una delle più incredibile degli ultimi anni.
Dopo le prime 4 vittorie di Max Verstappen, intervallata da una di Carlos Sainz e della Ferrari, il Gran Premio di Miami, dove a trionfare invece, Lando Norris, cambia le carte in tavola. Anche se il pilota olandese e campione in carica si porta a casa anche il circuito di Imola, del Canada e di Barcellona, cominciano ad arrivare alcune vittorie sorprendente e per nulla banali: dopo Miami arriva, infatti, una delle gare più “noiose”, ma dall’epilogo più dolce di tutti perché Charles Leclerc vince nella sua Monaco, grazie ad una prestazione solida dal fascino romantico. Mentre dal Gran Premio d’Austria, il circuito di Spielberg, Max e la Red Bull trovano sempre più difficoltà e in prima posizione si alternano George Russell, Lewis Hamilton che vince a casa sua a Silverstone e in Belgio, Piastri in Ungheria e in Azerbaijan, Lando in Olanda ed a Singapore, Sainz in Messico e nuovamente Leclerc negli Stati Uniti, ad Austin.
Il verdetto finale, però, vede trionfare ancora una volta Verstappen, grazie a risultati altalenanti, ma utili a fare sempre punti fondamentali, mentre tra i costruttori a sorpresa vince la McLaren, nonostante le precedentemente citate strategie sbagliate ed errori clamorosi. Attraverso i suoi 10 episodi la serie affronta, suddivisi in diverse aree macro-tematiche, differenti momenti e crea un racconto uniforme portando alla luce dettagli inediti, le emozioni più grandi della stagione, da quelle più gioiose a quelle più drammatiche, come ad esempio l’ultima gara di Daniel Ricciardo, uno dei veri mattatori del programma statunitense, costretto al ritiro anticipato. Un campionato ricco di sorprese, che al suo interno ha dimostrato di nascondere anche lotte meno visibili dal grande pubblico, trasformando l’intero prodotto, seppur attraverso eventi reali, in un fantastico thriller sportivo dove velocità e tensioni la fanno spesso da padrone.

Cosa accadrà nella prossima stagione di F1 e di “Drive to Survive”?
Dopo una stagione del genere è normale aspettarsi qualcosa di simile dalla successiva, ma cosa accadrà nella prossima stagione di F1 e quindi anche in “Drive to Survive”? È ancora presto per dirlo, ma il nuovo campionato è oramai alla porte e si prospetta ancora più incredibile e ricco di tante e nuove sorprese. Nel 2026 cambieranno molte regole, quindi questa stagione è la classica di “passaggio”, quella stagione dove spesso accadono le cose più inaspettate e, sopratutto dopo 8 gare, dal circuito di Barcellona, si potrebbe avere un mondiale che cambia completamente faccia per via di diversi aggiornamenti alle monoposto.
La speranza dei tifosi è quella di avere un campionato combattuto, dove i propri beniamini possano avere la meglio: ci sarà la conferma di Verstappen oppure Norris riuscirà nell’impresa di battere il campione olandese? Potrebbe essere l’anno della Ferrari? Molte scuderie nel 2025 cambieranno completamente assetto e coppia di piloti, inoltre tanti saranno anche gli esordienti, a partire dall’italiano Andrea Kimi Antonelli. Ora non resta che aspettare i primi gran premi e godersi questa nuova avventura ad alta velocità chiamata Formula 1, il più grande e famoso campionato sportivo automobilistico.