Articolo pubblicato il 11 Marzo 2025 da Bruno Santini
Seth Rogen, attore e produttore noto per il suo approccio innovativo nel cinema, ha recentemente espresso preoccupazione riguardo alla crescente riluttanza degli studios cinematografici nel finanziare progetti originali. Secondo Rogen, questa tendenza potrebbe limitare la creatività e l’innovazione nell’industria cinematografica: per questo motivo, auspica che gli studios tornino ad avere idee originali al cinema così come dimostrato da alcuni dei più grandi lavori al cinema.
Le dichiarazioni di Seth Rogen sulla mancanza di idee originali
Seth Rogen ha sottolineato che l’industria cinematografica ha storicamente prosperato grazie a progetti audaci e innovativi. Film come “Pulp Fiction” di Quentin Tarantino o “Matrix” dei fratelli Wachowski hanno ridefinito i generi cinematografici e sono diventati pietre miliari grazie al coraggio degli studios nel supportare idee originali. La mancanza di volontà nel correre rischi potrebbe portare a una stagnazione creativa, con una proliferazione di sequel, remake e adattamenti a scapito di storie nuove e originali: in effetti, guardando al box office del 2024, tutti i film che hanno ottenuto maggiormente successo al cinema sono proprio sequel, ma ciò non può essere l’unica forma di produzione attuale secondo l’attore e produttore.
“Gli Studios compravano una sceneggiatura, ingaggiavano un regista e poi tutto il cast, mentre ora vogliono progetti che siano già tutti pronti e impacchettati, cosa che fa sì che le persone salgano a bordo di produzioni che sembrano meno rischiose, che non inficeranno le loro carriere. Questo crea un contesto in cui le persone non si prendono rischi come si faceva prima. Questa è la mia speranza per l’industria: tornare a un metodo di sviluppo cinematografico più tradizionale”.
Il ruolo degli studios nel panorama cinematografico attuale
Gli studios cinematografici, nel tentativo di garantire ritorni economici sicuri, tendono a investire in franchise consolidate o in adattamenti di opere già note al pubblico. Questo approccio, sebbene comprensibile da un punto di vista commerciale, rischia di soffocare la diversità narrativa e l’innovazione artistica. Rogen invita gli studios a bilanciare le esigenze commerciali con la necessità di sostenere progetti originali che possano arricchire il panorama cinematografico e offrire al pubblico esperienze nuove e stimolanti.
Un esempio concreto delle sfide legate ai progetti originali è rappresentato dal film “The Interview” del 2014, co-diretto e interpretato da Rogen. La pellicola, una commedia satirica incentrata su un complotto per assassinare il leader nordcoreano Kim Jong-un, ha scatenato una serie di controversie internazionali. Prima dell’uscita, il film è stato oggetto di un attacco informatico ai danni della Sony Pictures, attribuito a hacker nordcoreani, e ha ricevuto minacce che hanno portato alla cancellazione della distribuzione nelle sale principali. Questo episodio ha evidenziato i rischi associati alla produzione di contenuti audaci e controversi, ma ha anche sottolineato l’importanza della libertà creativa nell’industria cinematografica. Il noto regista ha così sintetizzato il suo pensiero:
Spero davvero che gli Studios si prendano più rischi con film originali: spero tornino indietro ai loro modelli tradizionali di sviluppo, che hanno un po’ messo da parte. Penso che questa cosa limiti tantissimo la tipologia di film che viene prodotta”.