Articolo pubblicato il 4 Settembre 2022 da Paola Perri
In Nome Del Cielo (titolo originale: Under The Banner Of Heaven) è una miniserie tv statunitense basata sul romanzo Under The Banner Of Heaven: A Story Of Violent Faith di Jon Krakauer, che esplora la pericolosa tematica dell’estremismo religioso.
La serie è disponibile in Italia dal 31 Agosto sulla piattaforma streaming Disney Plus, all’interno della sezione Star.
La regia è curata da David Mackenzie (Hell Or High Water; Outlaw King – Il Re Fuorilegge), mentre veste i panni del detective protagonista l’attore Andrew Garfield (The Social Network; The Amazing Spiderman; Tick, Tick… Boom!). Nel cast altri volti noti tra cui Sam Worthington, Wyatt Russell e Rory Culkin.
Per la sua interpretazione, Garfield ha ottenuto una candidatura agli Emmy 2022 nella categoria “Miglior Attore Protagonista in una miniserie o film per la tv”.
La miniserie è essenzialmente una crime story, con una tipica scrittura drammatica e sfumature thriller, ed è costituita da sette puntate della durata di un’ora.
La sinossi è semplice: un giovane detective mormone, Jeb Pyre, padre di famiglia e uomo di chiesa, segue un caso di omicidio avvenuto nel suo vicinato. La sua fede rischia di vacillare quando si rende conto che i membri della sua comunità sono probabilmente coinvolti nell’assassinio, briciola di un piano ben più vasto. Jeb comincerà dunque a chiedersi quali atrocità è possibile commettere “in nome del cielo”, e in nome di Dio.
La performance di Andrew Garfield è la vera nota positiva di questo prodotto. Il suo personaggio, all’esterno sicuro e rigido, nasconde delle debolezze interne. Sconvolto dall’efferatezza dell’omicidio l’uomo attraversa una profonda crisi spirituale, mossa dal dubbio che tutto ciò in cui ha ciecamente creduto per tutta la sua vita, in quanto fervente mormone, sia in realtà costruito su miti e menzogne, tanto da arrivare a sentirsi inadeguato agli occhi della sua comunità.
La fede si scontra con il dovere morale, con la giustizia.
Tuttavia, la visione de In Nome Del Cielo non risulta affatto leggera nel complesso. Nonostante l’intento primario di porsi come progetto di denuncia contro il fanatismo (soggetto interessante su carta), alcune parti romanzate destano ambiguità negli obiettivi della sceneggiatura.
Gli eventi sono diluiti in un minutaggio estremamente ampio; una miniserie di tre puntate da un’ora avrebbe raccontato ugualmente le stesse dinamiche nei tempi giusti, senza annoiare lo spettatore, come succede inevitabilmente in questo caso, data la narrazione piatta che risulta coinvolgere ed intrattenere solo nel caso di rivelazioni sporadiche.
È un enigma che non vedi l’ora di risolvere, ma che non sembra mai giungere a risoluzione, e il povero Andrew per quanto bravo e convincente, purtroppo, non ce la fa a sorreggere tutto da solo.
Mediocre.
