Articolo pubblicato il 29 Marzo 2025 da Giovanni Urgnani
Presentato in anteprima internazionale nella selezione ufficiale del Sundance Film Festival, distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi il 14 marzo 2025 e finalmente in arrivo su grande schermo anche in Italia a partire dal prossimo 27 marzo, grazie al contributo di I Wonder Pictures. Prodotto dall’etichetta indipendente A24, il nuovo horror diretto da Mark Anthony Green vede come protagonisti gli attori Ayo Edebiri (The Bear) e la star John Malkovich (Changeling). Ma come finisce Opus – Venera la tua stella? Di seguito la spiegazione del finale del film.
Opus – Venera la tua stella, il finale del film prodotto da A24
ATTENZIONE!!!!! SPOILER!!!!
Sono passati due anni dalle tragiche vicende avvenute nella tenuta della pop star Alfred Moretti, dove la protagonista Arien è riuscita a scappare e denunciare tutto ciò che è successo. Ora è diventata una giornalista di successo, girando per le trasmissioni radiofoniche e televisive per promuovere il suo libro d’inchiesta proprio sulla vicenda da lei vissuta. Con sua sorpresa lo stesso Moretti chiede di lei direttamente dal carcere, infatti, il cantautore è recluso in attesa di essere condannato per i cinque omicidi compiuti durante la vicenda, precisamente a: Clara Armstrong, Stan, Bill Lotto, Bianca Tyson ed Emily.
Durante questa specie di colloquio, Moretti svela qual è stato in realtà il suo vero piano fin dall’inizio: era previsto che Arien riuscisse a scappare e denunciare tutto, cosicché la popolarità del divo sarebbe cresciuta ancora di più, ma soprattutto la pubblicazione del libro ha permesso alla congregazione dei “Livellisti” di crescere e di espandersi per tutto il Paese. Di fatto le azioni di Arien, valutata come profilo ideale e credibile, non hanno fatto altro che favorire Moretti e la sua setta invece che combatterla e contrastarla, poiché molte persone sono rimaste affascinate da questa inquietante realtà.

Opus – Venera la tua stella, la spiegazione del finale del film
Un finale che non ha troppo bisogno di spiegazioni o di interpretazioni dato che tramite il dialogo in carcere tutto viene spiegato in favore di qualsiasi spettatore distratto. La riflessione sulla leadership fatta dallo stesso Moretti dimostra come oggi le azioni negative facciano da pubblicità e attirino maggiori consensi rispetto altre, ormai l’utilizzo della forza o il populismo delle promesse non bastano più per raccogliere seguaci, occorre secondo lui quindi lavorare sulla testa delle masse rendendosi protagonisti di fatti eclatanti, in grado di generare scalpore, provocando sicuramente sdegno su qualcuno, ma allo stesso tempo generando seduzione verso altri. Ne vien fuori un quadro inquietante e di crisi sulla società contemporanea, abbandonata a se stessa senza punti saldi di riferimento, affamata di una guida che possa rispondere alle esigenze, non tanto materiali, di cui ha bisogno.