Dalla mafia ad una coreografia parodica – GATAO: Like Father Like Son

Presentato in anteprima al Far East Film Festival 2025 di Udine, GATAO: Like Father Like Son è un film che racconta la Triade taiwanese, che archetipici di genere e anche (troppi) svarioni.
Dalla mafia ad una coreografia parodica - GATAO: Like Father Like Son | Recensione FEFF27

Articolo pubblicato il 26 Aprile 2025 da Bruno Santini

Ritorna, nel contesto del Far East Film Festival 2025, il franchise di GATAO dopo i successi che i precedenti film avevano ottenuto al botteghino. Con la buona notizia (per i fan) del ritorno di Sunny Wang nei panni di Michael, il film affronta tutte le tematiche archetipiche dei mafia movies, pur portando avanti una tipologia di rappresentazione piuttosto stantia e caricaturale, che anche per lungometraggi di questo genere – in cui l’azione dovrebbe farla da padrona – appare di troppo. Ma cerchiamo di capire meglio a che cosa ci riferiamo con la recensione di GATAO: Like Father Like Son. 

La recensione di GATAO: Like Father Like Son, una coreografia posticcia e piuttosto stucchevole

Che piaccia o meno, il genere dei mafia movies, così come degli Yakuza o delle serie italiane dedicate alla criminalità organizzata, è un genere che esiste ed è particolarmente florido per il pubblico di riferimento. Tecnicamente parlando, è anche un qualcosa di molto semplice da generare per lo schermo, disponendo figure entro uno o più spazi e lasciando che interagiscono tra loro nel modo più violento possibile: c’è chi, sulla base di questi elementi, ha generato una carriera (leggasi Takeshi Kitano) e chi invece annega non nel fango mostrato nel lungometraggio, bensì in quella fanghiglia ideologica che diventa GATAO: Like Father Like Son. 

Fin dalla prima scena (un trailer-riassunto-spiegone dei film precedenti) ci rendiamo conto che GATAO: Like Father Like Son vuole adempiere perfettamente ai canoni del genere, e potrebbe anche andare bene se lo facesse senza pretese e coordinando un’azione che sia coerente, o comunque credibile, sullo schermo. Coreografando male ogni scena clou del film, però, il lungometraggio cede ben presto al trash, e non è positivo così come gli amanti del cinema-spazzatura potrebbero pensare: non genera ironia, poiché non vuole far ridere, ma lo si può soltanto compatire nel suo modo di mostrare mazze e coltelli, teste rasate e occhiali da sole indossati di notte. Tanta azione e tutta stucchevole, con interpretazioni più che rivedibili e tanta abbondanza di figure che sembrano generare soltanto disordine. 

Un’immagine presente nel film GATAO: Like Father Like Son

Tale padre tale figlio, ma solo per pochi secondi

C’è qualcosa di sicuramente molto interessante, nel contesto generale di sparatorie (poche) e mazzate (decisamente di più), in GATAO: Like Father Like Son, e il titolo del film sembra anticiparlo. Il rapporto padre-figlio, pur se affrontato in una cornice che è quella della Triade taiwanese, ha sempre senso di esistere in una disamina narrativa che può, sì, essere sviluppata anche attraverso l’azione reiterata e le scazzottate che giustamente devono farla da padrona in generi come questo. 

Ora, e arriviamo al punto della recensione di GATAO: Like Father Like Son, il tema in questione emerge narrativamente parlando soltanto negli ultimi due minuti dei 131 totali del film in questione. Comprendiamo benissimo, poiché i franchise e i successi al botteghino non sono soltanto materia Occidentale e il bisogno di far cassa accomuna qualsiasi esercente di tutto il mondo, che la saga cinematografica vada portata avanti se ce n’è necessità, ma film come GATAO: Like Father Like Son riescono ad ottenere un senso solo se permettono che (accanto al fabbisogno economico) si definisca una natura in termini di linguaggio o significato. Ebbene, nel film ci sarebbe anche, lo dicevamo, ma affoga totalmente in un non-detto e, per larga parte dei 131 minuti di cui sopra, non-visto, non avvicinandosi né ad un’opera più ideologicamente matura, né ad azione nuda e cruda che annulli qualsiasi forma di ragionamento altro. E non bastano di certo pochi secondi, o frasi spiattellate in maniera esplicita, a permettere che un tema si trasmetta allo spettatore.

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GATAO: Like Father Like Son
GATAO: Like Father Like Son

Presentato in anteprima al Far East Film Festival 2025 di Udine, GATAO: Like Father Like Song è l'ultimo capitolo del franchise diretto da Jui-Chih Chiang e Yao Hung-I

Voto del redattore:

4 / 10

Data di rilascio:

26/04/2025

Regia:

Jui-Chih Chiang e Yao Hung-I

Cast:

Sunny Wang, Harry Chang, Lung Tien-Hsiang, Rexen Cheng Jen-Shuo

Genere:

Azione

PRO

La rappresentazione del tema della famiglia con annesso finale
Pur ascrivendosi al genere, la rappresentazione coreografata delle scene d’azione è fin troppo stucchevole
Il ritmo del film è particolarmente claudicante
Le interpretazioni caricaturali dei protagonisti
Il clima parodistico dei mafia movies