Si torna tra le pagine di “R.L.Stine”, e saranno brividi un po’più grandi con “Fear Street” !

Articolo pubblicato il 6 Gennaio 2022 da wp_13928789

Se anche voi avete trascorso l’infanzia appassionandovi alle storie di “Piccoli Brividi”, sia su carta, che in tv nella serie omonima, potreste forse essere felici nel sapere che, nuovi romanzi di R.L.Stine, siano stati trasposti in una trilogia di film, in uscita su Netflix, a cadenza settimanale.

“Fear Street” è il progetto nato per sfruttare al meglio la piattaforma streaming, con lungometraggi che abbraccino il pubblico divoratore di serie, ma confezionando il prodotto come filmico.

Il primo capitolo uscito Venerdì 2 Luglio, si intitola “Fear Street parte uno : 1994”, e come si evince dalla data, finalmente vengono risaltati gli anni Novanta, tra citazioni cinematografiche, canzoni del periodo, e riferimenti alla cultura pop.

Ci troviamo nella cittadina di ShadySide, in Ohio, che presto scopriremo essere sconvolta ormai da anni da una serie di omicidi inspiegabili che conferiscono ad essa un’aura maledetta.

Da cosa dipende questo strano avvenimento?

I giovani protagonisti adolescenti che conosceremo strada facendo, ci metteranno poco a capire che si tratti di una vendetta da parte di una strega (Sarah Fier per essere precisi) desiderosa di possedere persone innocenti, per perpetrare disfatte e dolori sul paesino incriminato che la condannò nel Seicento.

Tra omaggi riusciti a “Scream”, “IT”, e allo slasher in generale, si strizza l’occhio anche al sovrannaturale con una storia che, seppur si svolga non troppo tempo fa, ha radici profonde, ha causato male e disperazione, e che ci verrà raccontanta con i due capitoli successivi nelle prossime settimane.

Leigh Janiak dietro la macchina da presa, si diverte ad appassionare quel pubblico che, cresciuto con i “Piccoli Brividi”, si ritrova a desiderare qualcosa di simile, e perché no, più splatter o violento.

Certo, non dobbiamo aspettarci né carneficina né scene sconvolgenti, ma sicuramente si alza l’asticella, regalando al pubblico momenti tesi, ma anche ironici, e coinvolgenti.

La sceneggiatura non brilla sempre, con delle situazioni troppo sopra le righe, con stupidaggini che si ripetono e che rendono banale ciò che vediamo, per poi però riprendersi e regalarci altrettante scene più comprensibili e accettabili.

Non è un film da vedere cercando serietà e coerenza sequenza dopo sequenza, d’altronde bisogna mettersi nella testa che i protagonisti siano un gruppo di ragazzini che si mettono contro uno spirito di un’antica strega non morta, con la voglia di risolvere un problema che affligge il paese da oltre trecento anni.

Ogni difetto, ben visibile, si riesce però a perdonare grazie all’affiatamento dei protagonisti, alla voglia della regista e sceneggiatrice di raccontare non solo una storia di assassinii e di fantasmi del passato, bensì di crescita, di prime volte, di corteggiamenti, di indecisione sull’orientamento sessuale, e di qualsiasi dubbio e momento particolare possa vivere un’appena adolescente.

Se poi ci aggiungiamo qualche scena più cruda del solito, un omaggio a Ghostface e al fantastico inizio di “Scream” di Wes Craven, con una Maya Hawke nuova Drew Barrymore (Casey Backer), che tenta di scappare da un assassino con una maschera da scheletro, non si può che apprezzare l’idea che c’è sotto, e un progetto che, a livello editoriale e produttivo, sembra vincente.

Se poi lo sarà lo scopriremo vedendo il secondo capitolo di questo trittico, dal titolo “Fear Street parte due : 1978”, che ci viene anticipato da un teaser trailer finale, in arrivo Venerdì prossimo.

Al netto dei difetti, e delle sbavature, questo film risulta molto carino e godibile.

E poi dai… finalmente… gli anni ’90

Paolo Innocenti